In meno di un mese il quartiere di Brignano è stato colpito da un’ondata di furti in appartamento: circa una decina i casi accertati. L’irruzione nelle abitazioni da parte dei malviventi è avvenuta, secondo quanto sottolineato dagli stessi cittadini, sia in pieno giorno, quando gli appartamenti erano vuoti, che nel cuore della notte, quindi a rischio e pericolo degli stessi inquilini. Quest’ultimi, in alcuni casi, sono stati persino minacciati dagli stessi criminali di non compiere gesti inconsulti, e quindi di non distoglierli dalla loro disonesta attività. Tutto questo non ha fatto altro che diffondere il panico nel quartiere, e il terrore tra gli stessi residenti. “Di notte non si dorme più”, spiega sig.ra Paola B., nipote di una delle vittime derubate che spiega: “Ci sentiamo abbandonati e privi di qualsiasi sicurezza. Non sappiamo più cosa sia la tranquillità: abbiamo paura di rimanere in casa, sia di giorno che di notte. Temiamo per noi e per i nostri cari, soprattutto se anziani”. E prosegue: “E se le minacce che questi criminali hanno rivolto alle povere vittime possano poi trasformarsi anche in violenze fisiche? Non possiamo vivere con queste paure”. Furti in appartamento ed auto danneggiate non sono altro che le conseguenze, ormai sotto gli occhi di tutti, della totale assenza delle forze dell’ordine che, mai fino ad ora, sono state impegnate sul territorio in un’opera di pattugliamento attento e costante. Si tratta di una grave mancanza che tutti i residenti lamentano, e di cui non riescono più a sopportarne il peso. Un diffuso senso di abbandono si è ormai mescolato ad un indicibile stato di degrado in cui l’intero quartiere vessa ormai da anni, e a cui gli stessi residenti stanno, già da tempo, cercando di opporsi in tutti i modi possibili. Nel pomeriggio di ieri si è infatti tenuta una manifestazione di pubblica protesta, organizzata da don Rosario Petrone e dall’Associazione sportiva brignanese di Amedeo Capaccio, a cui l’intera comunità ha partecipato attivamente, al fine di discutere sulle possibili soluzioni da prendere per arginare il fenomeno dilagante della criminalità. “Abbiamo chiamato a raccolta i cittadini- spiega don Rosario Petrone- per ascoltare il loro parere e per tentare di trovare un rimedio a questa drammatica situazione. La paura infatti è tanta, e al momento l’unica soluzione per dare maggiore sicurezza alle famiglie e ai residenti della zona è stata intravista nell’organizzazione di ronde di volontari, grazie alle quali potremmo sorvegliare il quartiere ed aumentare i controlli”. Scippo e fermi alla stazione. Piazza Vittorio Veneto – la stazione- rappresenta un’altra zona a forte rischio criminalità. Ieri due extracomunitari hanno tentato di scippare una donna ma per fortuna sono stati bloccati. Francesca Cavaliere
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