Un fascio di luce sui destini e lo sviluppo dell’ospedale “Fucito” di Mercato S. Severino, il plesso universitario legato a doppio filo all’esistenza non semplice del “Ruggi- San Giovanni di Dio” di Salerno. Vi è stato un incontro, ritenuto dagli addetti ai lavori significativo e di prospettiva, tra il sindaco di Mercato S. Severino, Antonio Somma, e il dottor Vincenzo D’Amato, direttore generale proprio dell’azienda ospedaliera universitaria “San Giovanni di Dio e Ruggi d’Aragona” di Salerno. Nell’incontro si è discusso della riorganizzazione del “Fucito”, soprattutto per quanto riguarda il Pronto Soccorso, che serve un’ampia utenza e necessita di un adeguamento attento e puntuale con riferimento alle nuove necessità. Il motivo di ottimismo è tratto dalla convinzione che entro luglio possa verificarsi l’attuazione dell’art. 23 dell’atto aziendale che prevede, appunto, il collegamento tra il Pronto Soccorso e la Medicina Interna. Ricordiamo che a livello nazionale e regionale sono in corso riforme orientate in tal senso per quanto riguarda la riorganizzazione dei servizi Pronto Soccorso ed Emergenza Urgenza, una via d’uscita per opporsi alla crisi di assistenza attuale, che è una delle spine nel fianco della Sanità nazionale. Le società scientifiche FADOI e SIMI propongono, infatti, un modello di riorganizzazione che riconosca il ruolo centrale della Medicina Interna nel sistema di Emergenza-Urgenza, promuovendo un’integrazione funzionale con il Pronto Soccorso. «Tale sinergia, che poi è una funzionale integrazione – sostiene il cardiologo Carmine Landi, presidente dell’Associazione Grazie di Cuore e già amministratore comunale da sempre impegnata nel potenziamento delle emergenze soprattutto cardiovascolari – potrebbe essere utile su tutto il territorio nazionale e, di conseguenza, risultare provvidenziale per il “Fucito” di Mercato S. Severino. Si tratta, però, di un percorso che richiede innovativi processi formativi e l’attivazione delle competenze specifiche necessarie per operare efficientemente nell’ambito dell’Emergenza-Urgenza». Si tratta di una direttrice da seguire, continua Landi, in questo momento di trasformazione epocale del sistema delle emergenze ospedaliere e territoriali, ma per raggiungere tali ambiziosi obiettivi occorrerà una presa di coscienza tra cittadini, associazioni, intellettuali e politici, che dovranno coagulare le loro forze affinché le nomine dei primari siano garantite da criteri professionali basati sulle competenze e sull’esperienza senza essere influenzate da pressioni politiche o da logiche elettoralistiche. «La trasformazione dei Pronto Soccorso in strutture collegate con la Medicina interna si tradurrebbe in una svolta storica sul territorio nazionale e vogliamo sperare, come operatori sanitari impegnati sul territorio, che da questa prospettiva possa derivare già nell’immediato – conclude Landi – uno sbocco notevole per un ospedale come quello di Mercato S. Severino, posto in una posizione strategica nella nostra regione, ma che ormai ha bisogno come il pane di una ristrutturazione non più rinviabile»





