di Andrea Pellegrino
Se a livello nazionale la batosta è toccata ai Cinque Stelle, a livello provinciale tra le macerie c’è finita Forza Italia. Zero consiglieri comunali a Nocera Inferiore, il primo dato che salta agli occhi, al punto che già ieri mattina il commissario cittadino del partito Antonio Roscia ha rassegnato le dimissioni. Peggio ancora se si considera che il partito del Cav. non può fregiarsi neppure del capolista Pasquale D’Acunzi che entra in Consiglio comunale (all’opposizione) ma con il peso della sua lista di «centro» che conquista un seggio e i complimenti di Gioacchino Alfano in persona. «In provincia di Salerno, a Nocera Inferiore, la lista di nostro riferimento ha ottenuto il 7%», esulta il coordinatore regionale di Alternativa Popolare che plaude anche al risultato di Enzo Bennet a Mercato San Severino. Ed a proposito del comune della Valle dell’Irno, anche in questo caso la sconfitta per il centrodestra e per Forza Italia è stata cocente. Qui niente simboli di partito ma l’eredità politica lasciata da Giovanni Romano, sindaco storico di San Severino ed assessore regionale all’ambiente, non ha portato nulla di buono ad Angelo Zampoli che non è approdato neppure al ballottaggio. Ancora peggio, sempre per Forza Italia, se si pensa che tanto a Nocera Inferiore quanto a Mercato San Severino è scesa direttamente in campo Mara Carfagna, l’ex ministro (salernitano) che quasi sempre si tiene a distanza dalle competizioni elettorali amministrative. Dunque una “Caporetto” senza precedenti se si considera anche la mancata elezione in Consiglio comunale a Buccino di Gregorio Fiscina, che ora sarà costretto a lasciare anche lo scranno a Palazzo Sant’Agostino a favore di Mimmo Di Giorgio, smontando così l’asse Ciccone – Zitarosa che già aveva puntato gli occhi sulle prossime elezioni politiche. Ora, alla luce dei risultati, qualcosa cambierà. E, probabilmente, anche radicalmente. Va decisamente meglio per i Fratelli d’Italia di Edmondo Cirielli, che con D’Acunzi a Nocera Inferiore approdano in aula consiliare e mantengono inalterato il loro quadro politico generale. Il Pd, dalla sua, va spedito, imponendosi in tutti i Comuni chiamati al voto. Il partito «deluchiano», a quanto pare, non ha subito contraccolpi. Almeno nel salernitano. Anzi a Nocera Inferiore è arrivato primo, mettendo così il cappello sull’amministrazione comunale del riconfermato Manlio Torquato. Anche a Capaccio è la prima forza ma per sancire il sindaco bisognerà attendere quindici giorni. Non c’è simbolo a Mercato San Severino ma l’impronta di Vincenzo e Piero De Luca non è mancata sul candidato sindaco Enzo Bennet che ora dovrà iniziare una nuova partita contro Antonio Somma. Risultato scontato ad Agropoli ma qui, più che la macchina deluchiana, si è confermato il «sistema Alfieri». Ed anche i socialisti hanno fatto la loro parte. Soprattutto a Nocera Inferiore, dove sono tre i consiglieri comunali che si è aggiudicato il partito, grazie all’impegno dell’assessore comunale di Salerno, Dario Loffredo che ha curato direttamente la campagna elettorale socialista nel comune dell’Agro. Tempo di bilanci e di analisi nei vari centri interessati dal rinnovo dei sindaci e del Consiglio comunale, con occhi proiettati già verso l’appuntamento con le politiche. Prima però c’è la tappa intermedia dei ballottaggi. Ed anche questa partita sarà importante per gli aspiranti parlamentari.