di Andrea Pellegrino
Si chiama Music Factory ed è il nuovo progetto finanziato dalla Regione Campania nell’ambito del programma operativo complementare destinato alla cultura. L’elenco delle proposte è stato pubblicato ieri sul Burc e tra queste c’è anche quella che arriva dal Comune di Salerno. Duecentomila euro la somma stanziata e che servirà sostanzialmente per riattivare il teatro Ghirelli, ultimamente finito in disgrazia per varie vicissitudini. La proposta, recepita dalla giunta comunale, è stata redatta dalla fondazione “Salerno Contemporanea” e dall’associazione (napoletana) Assoli. Quanto al progetto i dettagli sono ancora oscuri ma a quanto pare è intenzione dell’amministrazione comunale utilizzare i fondi inviati dal governatore Vincenzo De Luca per riattivare la struttura del Parco dell’Irno, che sarebbe carente anche delle dovute autorizzazioni. Ma Salerno è una delle pochissime amministrazioni che beneficeranno dei fondi. Per il resto gran parte del comuni resteranno a bocca asciutta. Compresa, tra l’altro, la provincia di Salerno ed il Parco Archeologico di Paestum. Progetto quest’ultimo presentato dal Ministero che sarebbe servito al recupero delle torri della città antica per “animare la nuova filiera culturale del parco archeologico e del territorio”. Tra gli altri progetti finanziati dalla Regione Campania nell’ambito del programma “Cultura 2020”, spunta il Comune di Agropoli del sindaco Franco Alfieri, tra l’altro consigliere politico all’agricoltura del presidente De Luca. Ad Agropoli andranno 200mila euro per il progetto “Orizzonti mediterranei al caL’INCHIESTA Impianto di compostaggio, analisi sui rifiuti e sul sovvallo Il Comune di Salerno predispone le analisi sui rifiuti presso il sito di compostaggio di Salerno. Dopo la revoca dell’Aia in capo alla Daneco, l’ispezione dell’Arpac e la precedente indagine aperta dall’Anticorruzione di Cantone, il settore ambiente e protezione civile del Comune di Salerno intraprende una nuova strada relativa alla gestione del sito di compostaggio di via Andrea De Luca. Allo stato, l’autorizzazione integrata ambientale è in mano al Costello Angioino – Aragonese”. Ancora stessa cifra per Sapri che ha presentato il progetto “In/fingimenti – della materia dei sogni”; scorrendo l’elenco c’è “Progetto Diègema” del comune di Oliveto Citra. Soldi anche al Comune di Sarno, Vallo della Lucania, Centola e Castelcivita. Centocinquantamila euro, invece, al comune di Nocera Inferiore che ha presentato “Nuceriapaganaronum…Il Cunto”; 200mila ancora a Montesano sulla Macellana. Stessa cifra, infine, per Laurino, Positano e per il Comune di Ascea. Restano, invece, fuori per la non ammissibilità delle proposte (non hanno totalizzato un punteggio superiore a 50 punti) i comuni salernitani di Roccagloriosa, Fisciano, Camerota, Buccino, Contursi Terme, Ogliastro Cilento, Cetara, Maiori, Teggiano, Nocera Superiore, Cava de’ Tirreni, Conca dei Marini, Pagani, Amalfi, Praiano, Trentinara, Pollica, Postiglione, Baronissi, Bracigliano, Atrani, Moio della Civitella e Felitto. Non ammissibile neppure la proposta di Vietri sul Mare sulle “Vie delle terre colorate”, progetto legato alla valorizzazione della ceramica presentato dalla locale amministrazione comunale. Così come bocciata la proposta del comune di Campagna e quella di Pellezzano. Stessa sorte per i comuni di Giffoni Valle Piana, Pisciotta, San Cipriano Picentino, Rofrano, Acerno, Orria, San Marzano sul Sarno, Stella Cilento, Castel San Giorgio, Serre, Auletta, Gioi, Castel San Lorenzo, Tramonti, Magliano Vetere, San Gregorio Magno, Aquara e Castellabate.