Andrea Pellegrino
Le somme che sarebbero dovute servire per la realizzazione di “Porta Ovest” destinate a fini di- versi. Un giro da 31 milioni di euro, di cui oltre 20 ottenuti attraverso la cessione del credito presso l’Unicredit Factoring. Somme – ad eccezione del solo pagamento in favore della Cassa Edile Salernitana – che sono servite alla Tecnis per altre operazioni finanziarie, compresi in- vestimenti di fondi pensione, assicurazioni sulla vita e spese legali. Insomma, versamenti non riguardanti i lavori eseguiti nel cantiere di Salerno Porta Ovest. Si abbatte una nuova bufera giudiziaria sull’opera pubblica che pre- vede la realizzazione di un tunnel di collegamento dal porto commerciale allo svincolo autostradale di Salerno. Opera pubblica finanziata con fondi dell’Unione Europea che secondo quest’ultima inchiesta sarebbero stati distratti. Undici i coinvolti che ieri si sono visti notificare il decreto di sequestro preventivo di immobili e quote societarie a firma del gip Stefano Berni Canani, su richiesta dei pm della Direzione Distrettuale anti- mafia Alfano e Senatore. Le indagini condotte dalla Dia agli ordini del colonnello Giulio Pini hanno potuto accertare i movimenti finanziari.Il decreto di sequestro ha riguardato: Giuseppe Miceli (legale rappresentante della Tecnis, difeso dall’avvocato Cecchino Cacciatore), Riccardo Acernese, Francesco De Rosa, Fabio De Iulio, Guglielmo De Iulio, Maurizio Ferrara, Massimiliano Insigne, Vittorio Tiberio Insigne, Vincenzo Manga- niello, tutti già destinatari dell’avviso della conclusione delle indagini preliminari e contestuale informazione di garanzia, nei confronti di trentatré indagati – tra cui l’ex presidente dell’autorità potuale di Salerno, Andrea Annunziata – ritenuti responsabili, a vario titolo e in concorso, dei reati di malversazione a danno dello Stato, indebita percezione di erogazioni a danno dello Stato, abuso d’ufficio, falsità ideologica commessa dal pubblico ufficiale in atti pubblici e crollo di costruzioni o altri disastri dolosi. In particolare, è stato di- sposto il sequestro per indebita percezione di erogazioni a danno dello Stato della somma di circa 300.000 euro, indebitamente conseguita da Miceli Giuseppe in nome e per conto della ditta appaltatrice Tecnis S.p.a., e da quest’ultima – secondo il decreto di sequestro- ingiusta- mente attribuita alla relativa subappaltatrice S.s.i. srl nella persone degli amministratori, De Rosa, Insigne, De Iulio e Ferrara. Nello specifico, Giuseppe Miceli avrebbe conferito un subappalto non auto- rizzato in favore della ditta S.s.i., pur essendo tale impresa sprovvista delle specifiche qualifiche per poter svolgere i lavori affidatigli e in as- senza delle prescritte comunicazioni alla Stazione Appaltante, procurando così alla S.s.i. un ingiusto vantaggio patrimoniale e cagionando un conseguente ingiusto danno alla Pubblica Amministrazione; mentre in relazione al delitto di malversazione a danno dello Stato, della somma di circa 30,6 milioni di euro, conseguita dell’appaltatrice Tecnis spa per gli Stati d’Avanzamento Lavori relativi al Primo Stralcio Secondo Lotto dell’intervento Salerno Porta Ovest e impiegata da Acernese, Miceli e Manganiello, in nome e per conto della società appaltatrice, in modo difforme dalle finalità previste dall’utilizzo dei fondi dell’Unione Europea a favore del Programma Operativo Nazionale denominato “Reti e Mobilità 2007-2013”, ovvero la realizzazione dell’opera Porta Ovest. Nel corso delle operazioni, la Dia di Salerno ha sotto- posto a sequestro 66 quote di partecipazione degli indagati (persone fisiche e giuridiche) in altrettante società operanti su tutta la penisola nei settori dell’edilizia, del movimento terra e marittimo, 106 veicoli (di cui 32 autovetture e 74 tra rimorchi, motrici e macchine operatrici), 50 unità immobiliari (3 abitazioni, 1 villa, 8 appartamenti e 38 tra uffici commerciali, rimesse e magazzini), 26 fondi agricoli (adibiti a seminato, agrumeto, querceto, uliveto e bosco ceduo), 58 rapporti di credito di varia natura (conti correnti bancari, assicurazioni sulla vita, cassette di sicurezza, buoni fruttiferi postali, fondi obbligazionari e fiduciari, ecc.), per un valore complessivo di 31 milioni di euro.
I COINVOLTI / SEQUESTRI ANCHE ALLA TECNIS
Acernese Riccardo, classe ‘59, di Roma, già legale rappresentante della ditta “Tecnis S.p.a.”, risultata aggiudicataria della gara di as- segnazione del II Lotto dei lavori per la realizzazione dell’opera pub- blica denominata “Porta Ovest”;
De Iulio Fabio, classe ‘79, di Castellammare di Stabia , titolare di sub-contratto con la ditta “S.S.I. S.r.l.” per la realizzazione del II Lotto dei lavori dell’opera pubblica denominata “Porta Ovest”;
De Iulio Guglielmo, classe ‘72, di Castellammare di Stabia , titolare di sub-contratto con la ditta “S.S.I. S.r.l.” per la realizzazione del II Lotto dei lavori dell’opera pubblica denominata “Porta Ovest”;
De Rosa Francesco Maria Salvatore, classe ‘49, di Napoli, titolare formale e legale rappresentante della società “S.S.I. S.r.l.”, impresa subappaltatrice della ditta “Tecnis S.p.a.”
Ferrara Maurizio, classe’ 75, di Sarno , titolare di sub-contratto con la ditta “S.s.i. S.r.l.” per la realizzazione del II Lotto dei lavori del- l’opera pubblica denominata “Porta Ovest”;
Manganiello Vincenzo, cl. 63, di Francavilla Fontana, già procura- tore speciale e Direttore Tecnico della società “Tecnis S.p.a.” Miceli Giuseppe, cl. 58, di Rende già procuratore speciale e legale rappresentante della ditta “Tecnis S.p.a.”
Le società
“Tecnis S.p.a.”, con sede legale a Tremestieri Etneo capofila e man- dataria dell’A.T.I. risultata aggiudicataria della gara di assegnazione del II Lotto dei lavori per la realizzazione dell’opera pubblica deno- minata “Porta Ovest”;
“S.S.I. S.r.l.”, con sede legale a Roma, impresa subappaltatrice della ditta “TECNIS S.p.a.”, aggiudicataria della gara di assegnazione del II Lotto dei lavori per la realizzazione dell’opera pubblica denomi- nata “Porta Ovest”.