Fondi coesione: De Luca, lavoro per recuperare tempo perduto - Le Cronache Ultimora
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Fondi coesione: De Luca, lavoro per recuperare tempo perduto

Fondi coesione: De Luca, lavoro per recuperare tempo perduto

“Stiamo lavorando per fare fronte agli investimenti che dobbiamo mettere in campo per creare occupazione: Abbiamo perduto più di un anno per l’approvazione del fondo di coesione: ancora oggi l’accordo deve essere ratificato dal Cipes e poi deve andare alla Corte dei Conti. Martedì prossimo è stata fissata una riunione del pre-Cipes e poi sarà la volta del Cipes, penso la settimana successiva. Scontiamo i tempi dell’Italia”. Il governatore della Campania, Vincenzo De Luca, nel corso della diretta social del venerdì, torna a parlare del fondo di coesione. E dice: “Dobbiamo recuperare 14 mesi persi e prepararci a bruciare i tempi per aprire i cantieri. Stiamo lavorando con gli uffici per stabilire le priorità, trenta interventi su tutto il territorio regionale”. “Per i tempi di pagamento siamo la prima Regione per quelli sui farmaci – prosegue il presidente della giunta campana – e ormai anche per i dispositivi medici (protesi, materiale cardiologici) siamo a buon punto. Siamo impegnati per abbattere le liste di attesa: entro gennaio saremo la prima Regione d’Italia. Lo siamo già per alcune prestazioni, ma per gastroscopia e odontoiatria dobbiamo migliorare. Scontiamo sempre il fatto che abbiamo quindicimila medici in meno”. Quindi De Luca passa in rassegna alcune delle opere da realizzare: “Stiamo ultimando le progettazioni e le procedure di gara. Per il Santobono c’è una progettazione da 300 milioni di euro; già abbiamo fatto la gara per il nuovo ospedale Ruggi Salerno, vista da un’Ati nella quale è stata individuata una impresa che ha problemi. È partita la diffida alla capolista perché sostituisca quella impresa. Nuovo ospedale a Giugliano Sessa Aurunca e Castellammare di Stabia, dove stiamo facendo la dovuta progettazione che prevede l’abbattimento delle prime strutture tra gennaio e febbraio. Raddoppio dell’ospedale di Nola, Nocera e Battipaglia. Poi bisognerà completare 170 case di comunità: lavoro immenso. Ma la sanità è priorità”

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