di Erika Noschese
Si intensifica l’azione congiunta del Comune di Salerno e della Regione Campania per affrontare le complesse problematiche legate alle Fonderie Pisano, un’installazione IPPC 2.4 che, pur rispettando i limiti autorizzativi in termini di concentrazione di polveri, solleva preoccupazioni per l’impatto ambientale complessivo in un’area urbanizzata. Il lavoro del Tavolo tecnico avviato dal Comune sta producendo atti concreti, con l’obiettivo di tutelare la salute dei cittadini e l’ambiente, senza tralasciare la salvaguardia dei livelli occupazionali. Il Settore Trasformazione Urbanistica ed Edilizia del Comune di Salerno, in particolare l’Ufficio P.U.A., ha notificato a Fonderie Pisano & C. S.p.A., in persona del legale rappresentante Renato Pisano, un sollecito formale per la presentazione di un Piano Urbanistico Attuativo (PUA) per l’area CR_1. L’azienda ha ora 30 giorni di tempo per manifestare un interesse concreto a proporre e realizzare tale PUA. Qualora tale interesse dovesse sussistere, Fonderie Pisano dovrà avviare l’iter di proposta del PUA entro i successivi 60 giorni, anche chiedendo l’indizione di una conferenza di servizi preliminare che l’Ente si è dichiarato disponibile a convocare senza ritardo. In caso di omesso riscontro o mancato rispetto dei predetti termini, la facoltà di proporre il PUA per il comparto CR_1 si intenderà definitivamente rinunciata, con riserva di adottare qualsiasi provvedimento conseguente ai sensi dell’art. 170 delle vigenti N.T.A.. Questa iniziativa si inserisce in una ricognizione dei comparti edificatori previsti dal vigente P.U.C. per i quali non sono state ancora assunte iniziative private per la loro realizzazione. In particolare, il comparto CR_1 rientra tra quelli non ancora realizzati. Precedentemente, nel 2013, il signor Luigi Pisano, in qualità di legale rappresentante delle Fonderie Pisano & C. s.r.l., aveva presentato una proposta definitiva di P.U.A. per il comparto CR_1, archiviata per inerzia nel 2022. L’interesse pubblico per l’area CR_1 è elevato, in quanto necessita di essere ridisciplinata e ripianificata nella prospettiva di realizzare una profonda bonifica. Ciò dovrà necessariamente partire da una ponderata valutazione circa la compatibilità della permanenza dello stabilimento produttivo di Fonderie Pisano con la destinazione residenziale di zona. A tal proposito, il Comune di Salerno ha richiamato la recentissima pronuncia della Corte Europea dei Diritti dell’Uomo, resa sul ricorso n. 52854/18, che ha accertato la violazione dell’articolo 8 della C.E.D.U., il quale riconosce ai cittadini il diritto a vivere in un ambiente salubre, a causa delle criticità ambientali denunciate da cittadini residenti nelle prossimità dello stabilimento di Fonderie Pisano & C. S.p.A. contro lo Stato Italiano. Il Comune ha sottolineato che la salute dei cittadini rappresenta un interesse prioritario per la Pubblica Amministrazione, la cui tutela impone un’attività amministrativa tempestiva e risolutiva. Contemporaneamente, la Regione Campania, tramite la Direzione Generale per il Ciclo Integrato delle Acque e dei Rifiuti, Autorizzazioni Ambientali, ha presentato un interpello ambientale al Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica, Dipartimento Sviluppo Sostenibile, Direzione Generale Valutazioni Ambientali. L’interpello, basato sull’articolo 3-septies del D. Lgs. 152/06, chiede un’interpretazione normativa sull’applicazione dei limiti emissivi alle polveri totali per le installazioni IPPC 2.4 – Funzionamento di fonderie di metalli ferrosi con capacità di produzione superiore a 20 Mg al giorno. La Regione ha evidenziato che l’installazione IPPC 2.4 di fonderia di metalli ferrosi insiste nel territorio regionale ed è caratterizzata da un quadro emissivo estremamente articolato, con 17 punti di emissione convogliata (di cui 16 sottoposti a monitoraggio) e emissioni diffuse oggetto di controllo. La Regione Campania ha sottolineato che, nonostante le concentrazioni rilevate siano costantemente inferiori ai valori limite autorizzati, l’elevata portata dei flussi convogliati (fino a 70.000 Nmc/h) genera un’emissione di massa giornaliera significativa, nell’ordine di diversi kg/giorno. Anche un abbattimento del 50% dei Valori Limite Autorizzati (VLA) produrrebbe riduzioni limitate del flusso emissivo totale. Le problematicità riscontrate evidenziano come l’efficacia dei limiti di concentrazione autorizzati (espressi in mg/Nmc), sebbene rispettati, non sembri garantire una riduzione significativa dell’impatto emissivo complessivo in termini di massa (kg/giorno), soprattutto in un contesto urbano delicato. Inoltre, il rispetto dei limiti di concentrazione non esclude significativi impatti ambientali legati alla massa complessiva di polveri emesse. Il contributo delle emissioni diffuse, sebbene monitorato, amplia l’impatto emissivo in particolari condizioni meteoclimatiche. Sebbene i valori di concentrazione misurati siano molto inferiori al limite autorizzato, sono stati rilevati depositi di particolato polveroso sui balconi delle abitazioni circostanti, con impatto percepito dalla popolazione residente anche in condizioni operative formalmente regolari. Alla luce di questi risultati, emergono criticità interpretative sull’efficacia delle attuali soglie di concentrazione delle polveri totali nel limitare l’impatto emissivo complessivo in termini di massa (kg/giorno), emergendo la necessità di considerare anche un limite al flusso di massa oltre al limite di concentrazione. Per tali ragioni, la Regione ha chiesto al Ministero un’interpretazione normativa circa la corretta applicazione del limite emissivo alle polveri totali per le installazioni in questione. Nei prossimi giorni, il sindaco Vincenzo Napoli convocherà i rappresentanti delle Fonderie Pisano per ascoltare ufficialmente la posizione dell’azienda alla luce degli atti in corso. Questo incontro segnerà la fine del primo ciclo operativo del Tavolo, al termine del quale si trarranno le conclusioni e si procederà con l’audizione dei comitati dei cittadini per completare la fase di analisi. Le azioni future saranno definite in base alle risposte dell’azienda e agli esiti dell’interpello ministeriale, con l’obiettivo primario di garantire la tutela della salute dei cittadini e dell’ambiente. Arturo Iannelli, presidente della Commissione Ambiente del Comune di Salerno e coordinatore del Tavolo tecnico per le Fonderie Pisano, ha ribadito: “Continueremo a lavorare con determinazione per tutelare la salute dei cittadini e l’ambiente, ma anche per salvaguardare i livelli occupazionali e garantire la stabilità economica della comunità. La tutela dell’ambiente e la promozione dello sviluppo economico devono andare di pari passo e l’impegno delle istituzioni deve essere volto a garantire la sicurezza e il benessere di tutti i cittadini, sia dal punto di vista della salute sia dal punto di vista del lavoro”.





