di Andrea Pellegrino
La Fonderia Pisano ad un passo da Buccino. A quanto pare l’accordo sarebbe stato già sancito, anche attraverso un sopralluogo tecnico. Sembra che da Fratte di Salerno, la Fonderia traslocherà nell’area industriale di Buccino. Una richiesta che, oltre che all’amministrazione comunale, pare sia stata inoltrata anche al Consorzio Asi di Salerno. L’insediamento individuato sarebbe quello dell’ex Almer. Qui ci sarebbero capannoni (attualmente di proprietà Asi) capaci di ospitare l’impianto della famiglia Pisano. Nei giorni scorsi la proprietà e tecnici, secondo indiscrezioni, si sono recati a prendere cognizione della struttura, facendo visita anche alla sede comunale. «C’è molto da preoccuparsi – dice il consigliere comunale e provinciale Gregorio Fiscina – perché le Fonderie sono molto inquinanti e nessuno le vuole sul proprio territorio. C’è da preoccuparsi – incalza – perché la zona è appetibile sia per la logistica, sia per la scarsa densità abitativa e, soprattutto, perché il problema inquinamento è favorito dall’amministrazione comunale. Infatti Buccino non si è mai ribellata all’inquinamento, anzi l’ha favorito». Infatti, elenca Fiscina: «Come lo sversamento a cielo aperto delle fognature, l’insediamento di una industria chimica pericolosa, inserita nell’elenco nazionale delle industrie capaci di causare incidenti rilevanti alla salute delle popolazioni. Ha favorito, altresì, la discarica più grande del mondo di pneumatici per anni, ha fatto installare da una proprietà cinese il secondo impianto fotovoltaico più grande del sud Italia. Ma la cosa più grave e sconcertante è stata quella di favorire la lavorazione nell’impianto di depurazione dell’Area industriale da 50 a 300 tonnellate al giorno di percolato. Il percolato, altamente cancerogeno, proveniente da ogni parte del sud Italia, viene lavorato a Buccino e spesso i liquami vengono scaricati nel fiume».