Era in programma per ieri mattina l’incontro, quello risolutivo, tra la cooperativa Galahad e il presidente della Fondazione Scuola Medica Salernitana Enrico Indelli, atteso a Palazzo di Città con il sindaco Vincenzo Napoli e la vice Paky Memoli, entrambi attenti alla richiesta di aiuto della cooperativa che da mesi non chiedeva altro che recuperare i soldi destinati, come da accordi, ai volontari. Ebbene, ieri mattina il presidente Indelli ha scelto di non presentarsi all’incontro così come è risultato assente, stavolta non giustificato, il delegato alla Cultura Ermanno Guerra, colui che ha individuato Indelli quale presidente del CdA della fondazione. A pochi minuti dall’inizio dell’incontro Indelli ha fatto sapere di aver finalmente effettuato il bonifico per liquidare la fattura ai volontari di Galahad, da gennaio in attesa di quanto accordato con la Fondazione per l’impegno profuso presso il Museo Virtuale della Scuola Medica Salernitana e il Museo Roberto Papi. Dopo aver riaperto i musei in tempi record, selezionato e formato i volontari, garantendo l’accoglienza ai turisti da dicembre a marzo, come è noto, la cooperativa Galahad ha subito un trattamento imbarazzante da parte della Fondazione Scuola Medica Salernitana che, a mezzo mail e senza preavviso alcuno, invece di siglare gli accordi di collaborazione promessi, ha proceduto con un inatteso ben servito ai volontari, mancando ogni impegno preso verbalmente. “Non sarà certo l’effettuazione del bonifico di quanto di diritto spetta ai volontari, a rimediare alla gravissima condotta del dottor Indelli – osserva il direttivo della cooperativa Galahad- Ancora una volta, Indelli si è sottratto al confronto con la nostra cooperativa, nonostante la volontà espressa dal sindaco e dalla vicesindaca che ringraziamo per la disponibilità e la sensibilità mostrate. Peraltro la Fondazione, nonostante i nostri solleciti via Pec, non ha neppure fornito indicazioni circa la modalità attraverso cui Galahad debba restituire quanto ancora in sua custodia durante il servizio prestato nei musei. La situazione a nostro avviso continua ad essere incresciosa e quello che più amareggia è il futuro, a nostro avviso segnato, dei musei che dovrebbero essere valorizzati attraverso la didattica e la cultura. Che dovrebbero essere sempre aperti e fruibili e, soprattutto, affidati a professionalità in grado di rendere giustizia alla storia della nostra città: non può certo bastare la liquidazione di una fattura dovuta, a cancellare quanto ingiustamente subito dalla nostra cooperativa che, per 12 anni, solo con le sue forze, ha tentato di offrire il suo contributo per la valorizzazione della Scuola Medica Salernitana”, hanno concluso i volontari che, in ogni caso, visti i precedenti, attendono la ricezione effettiva del bonifico annunciato da Indelli, di cui, ad oggi, non hanno ancora traccia. “Notiamo, con tristezza, che la Scuola Medica Salernitana continua a non essere valorizzata- sottolinea la presidente di Galahad, la giornalista Marilia Parente- Non ci ha sorpreso, ad esempio, osservare delle gravi inesattezze sul nuovo depliant prodotto dalla Fondazione: in particolare, su tale materiale, è stato inspiegabilmente riportato in modo errato il nome del Giardino della Minerva che, in quanto brand, non dovrebbe mai subire modifiche. Sempre rispetto al Giardino, non si è puntato sul primato del luogo, ossia essere il primo orto botanico della storia, riconosciuto anche dal direttore di quello di Padova. Sulla brochure, il Giardino viene considerato come il primo giardino dei semplici, quando di giardini dei semplici ne parla già Teofrasto nel III a.C. La Scuola Medica incarna l’identità della città: l’itinerario scarno proposto su quella brochure, purtroppo, ci suscita nuovi dubbi rispetto alla preparazione di chi l’ha ideato”. In attesa di poter finalmente retribuire i volontari, come da accordi pregressi (con l’effettiva ricezione del bonifico annunciato), dunque, la cooperativa ribadisce il suo interesse verso la sfera culturale e storica della città: “Confermiamo, nonostante tutto, la nostra disponibilità a prestare il nostro servizio per la città anche in ambito culturale, purchè si tratti di relazionarsi con interlocutori diversi rispetto all’attuale presidente della Fondazione Scuola Medica Salernitana”, concludono dal direttivo della cooperativa.
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