“Ho più volte ripetuto, forse fino alla noia, che sono in campo per dare il mio modesto contributo a Forza Italia e al centrodestra, per aiutare la dirigenza salernitana ad individuare le soluzioni migliori per risollevare le sorti del Partito in città. Non ho interessi personali da tutelare o da difendere, e, come più volte ho detto, non inseguo candidature. Ho soltanto l’ambizione di concorrere a far vincere quella parte politica a me più vicina, nella quale coerentemente ho sempre militato a cui ho sempre dato il mio sostegno”. Così Aniello Salzano, presidente provinciale di Forza Italia e commissario cittadino a Salerno. “Alcuni mesi fa – dice il professore universitario ex sindaco di Salerno – ho accettato l’invito pressante dell’onorevole Mara Carfagna che mi ha assegnato il compito di aggregare ed unire, di svelenire i rapporti e di abbattere il clima da congiura permanente all’interno di Fi a Salerno, di tentare di riportare nel partito i tanti delusi e i moderati che se ne erano allontanati. E’ quanto mi sono sforzato di fare in questi mesi, scontrandomi sovente con chi giocava per se stesso invece che per la squadra, con chi talvolta voleva contemporaneamente ricoprire il ruolo di giocatore e di arbitro. Ora però è tempo di elezioni. Ritengo che non sia più il tempo delle divisioni”. “E’ invece il momento – rilancia – di ritrovare la compattezza di una volta per tornare a vincere a Salerno e in Provincia. Perché questo si verifichi occorre però che nel Partito si ricerchi, anche dopo un confronto aspro e duro, una sintesi. Del resto nella mia vita politica ho privilegiato sempre la costruzione di un progetto e in ogni occasione ho preferito indicare la soluzione ai problemi. La qualcosa desidero fare anche stavolta, nell’interesse precipuo di Fi e dell’intera coalizione di centrodestra”. “Pertanto per tutelare fino in fondo il Partito e i suoi dirigenti, in un momento particolare e delicato, chiedo a Enzo Fasano un gesto di buona volontà: di fare insieme un passo indietro, di rassegnare le dimissioni. Entrambi pronti a rinunciare a battaglie personali per salvare il progetto di un Partito coeso, a rilanciare la sua azione politica, entrambi pronti a fare spazio ad energie nuove. Il nostro compito non può che essere che quello di padri nobili” conclude Salzano.
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