Dal primo maggio 1890 la Festa del Lavoratori esiste per commemorare quanto accaduto a Chicago, simbolo di un cambiamento che il mondo desiderava ma che faticava ad arrivare. Dal primo maggio 2020 vogliamo lavorare tutti assieme per far sì che un anno come questo non si ripeta più
Di ORIANA RUSSO
Il Primo maggio 1867 veniva introdotta nello Stato dell’Illinois, negli States, una legge che introduceva, per la prima volta nella storia, la giornata lavorativa di otto ore. Dinanzi alla dura opposizione di tanti imprenditori, le vie di Chicago furono invase da 10.000 operai che sfilarono per quelle otto ore tanto desiderate: fino a quel momento gli operai lavoravano anche sedici ore al giorno. Le manifestazioni di dissenso furono diverse, finchè il 1° maggio 1886, sempre a Chicago, in migliaia scesero in strada per protestare contro i ritmi massacranti di lavoro nelle fabbriche. La situazione degenerò: la polizia sparò sui manifestanti. In onore di questi lavoratori caduti per il riconoscimento dei loro diritti, durante il Congresso Internazionale di Parigi venne fissato il 1 maggio come festa per il lavoro a partire dal 1889. Anche oggi la situazione dei lavoratori non è del tutto rosea. Il mondo del lavoro è in continua evoluzione ed è sempre più difficile riuscire a trovare un lavoro stabile e dignitoso. Nessuno può scommettere sul lavoro che farà dopo aver concluso gli studi. Bisogna imparare a essere flessibili e costruirsi una serie ampia di competenze. In questo periodo particolare con la crisi dovuta al Covid19 non si riesce più ad immaginare un bel futuro per il nostro Paese. L’economia mondiale si è fermata. Sia grandi fabbriche che piccoli imprenditori non lavorano ormai da molto tempo. Ma allora che senso ha festeggiare questa ricorrenza? Il primo maggio non è solo un giorno in cui riposarsi, ma anche un giorno da ricordare. Ricordare che alcuni problemi sussistono ancora, ma soprattutto ricordare che dei lavoratori hanno avuto il coraggio di combattere per migliorare la loro condizione. Tutte le nostre speranze in questi giorni stanno venendo meno a causa delle restrizioni imposte dalla pandemia, ma nessuno può toglierci il diritto di poter sognare. Un sogno si realizza solo se lo si vuole davvero. Per questo io sogno di tornare al più presto alla normalità, per trascorrere feste come questa insieme alle persone a cui voglio bene. Dal primo maggio 1890 la Festa del Lavoratori esiste per commemorare quanto accaduto a Chicago, simbolo di un cambiamento che il mondo desiderava ma che faticava ad arrivare. Dal primo maggio 2020 vogliamo lavorare tutti assieme per far sì che un anno come questo non si ripeta più. Dobbiamo lavorare per costruire un futuro migliore, un futuro che forse sta tardando ad arrivare ma che noi Italiani riusciremo ad ottenere.