di Andrea Pellegrino
CAVA DE’ TIRRENI. E’ cosa quasi fatta l’accordo tra Città Democratica ed i Fratelli d’Italia. In pratica tra il gruppo dell’ex sindaco Luigi Gravagnuolo ed Edmondo Cirielli. La scorsa sera – nel corso dell’incontro promosso dal Mo! di Luigi Cretella – il primo approccio politico che avrebbe posto le basi ad una possibile trattativa che dovrebbe portare ad una “sintesi” tra le due componenti in campo per le prossime elezioni amministrative di maggio. Naturalmente c’è da superare lo scoglio dei candidati sindaco già in campo: ed in particolare Renato Aliberti, presentato solo sabato scorso per i Fratelli d’Italia e Stefano Cicalese, già da tempo individuato dal gruppo civico di “Città Democratica” come leader dello schieramento. Tra l’altro “Città democratica” avrebbe già liste pronte ed in campagna elettorale ormai da mesi, rispetto a Fratelli d’Italia che tenta di riorganizzarsi e rimettersi in campo dopo lo strappo con l’amministrazione Galdi e la fuoriuscita di alcuni suoi componenti, tra cui l’ex capogruppo consiliare Germano Baldi, ora in maggioranza con l’Udc. Non è un mistero che già da tempo tra i Fratelli d’Italia ed il gruppo di Gravagnuolo corresse un buon sangue. Ed ora il patto potrebbe concretizzarsi, riducendo così il numero di candidati e di liste in corsa per la successione a Marco Galdi. Al momento la convergenza è su alcuni punti e quel che resta da individuare è il nome del candidato unico che possa rappresentare entrambe le componenti, che di fatto sono distanti politicamente. Se accordo ci sarà, naturalmente saranno superati gli attuali nomi in campo, quindi Renato Aliberti e Stefano Cicalese. Più probabile, però, che venga individuato un terzo nome. In questo caso, il maggiore indiziato è Fabio Siani, portavoce dei Fratelli d’Italia, il quale finora ha accuratamente evitato che il suo nome venisse gettato nella mischia nonostante Cicalese e Aliberti avessero fin da subito dato la piena disponibilità a farsi da parte. Ma non si esclude una soluzione istituzionale che possa prevedere il ritorno di Luigi Gravagnuolo. Per ora l’ex sindaco smentisce: «Come al solito, quando si apre una prospettiva – dice Gravagnuolo – qualcuno a Cava de’ Tirreni mi mette in mezzo come aspirante candidato sindaco. Non ci penso proprio. Sto, umilmente e con spirito operaio, lavorando perché i cavesi abbiano la possibilità di scegliersi un’amministrazione di persone serie, forti di un progetto comune e libere da sudditanze a logiche di potere extraterritoriali. Finita la campagna elettorale, comincerò a preparare la spedizione in Himalaya. Magari vi invierò qualche foto». Ma in politica mai dire mai. Le trattative, intanto sono in corso nel mentre la fibrillazione e l’agitazione sono altissime anche negli altri schieramenti, soprattutto all’interno della maggioranza guidata da Galdi, ancora in cerca della quadratura del cerchio. In tal senso si continua a lavorare su una possibile candidatura a sindaco di Giovanni Baldi ed una discesa in campo per le Regionali (al posto di Baldi, appunto) dell’attuale sindaco metelliano. Ma anche in questo caso le trattative sono in corso e frenetiche.