Con grinta, determinazione e una dichiarata fame di riscatto, Daniele Faggiano si è presentato ufficialmente come nuovo direttore sportivo della Salernitana. Lo ha fatto con uno stile diretto e senza giri di parole, lasciando intendere che sarà un punto di riferimento dentro e fuori lo spogliatoio: “Ci metterò anima e cuore, vivo la squadra giorno per giorno. So che ci saranno momenti difficili, ma anche le vittorie vanno gestite con equilibrio”, ha dichiarato nella conferenza stampa odierna.
Il rapporto con la città
Faggiano ha confessato un forte desiderio di approdare a Salerno: “Avevo tanta voglia e anche un po’ d’ansia. L’entusiasmo trasmesso da Milan e Iervolino è stato contagioso. Mi sento parte integrante di un progetto importante. Voglio restare a lungo qui”. Consapevole dell’umore depresso della piazza dopo la retrocessione, il dirigente promette: “Cercherò di trasmettere entusiasmo a tutti, dai tifosi ai giocatori”.
Il nodo allenatore
La priorità assoluta è individuare il nuovo allenatore: “Ci stiamo già muovendo. Vogliamo qualcuno che dia subito un’identità forte alla squadra, che abbia fame e sia abituato a stare in alto. I nomi? Due o tre, quasi tutti conoscono bene il Girone C”. Tempismo e coerenza sembrano essere le parole d’ordine: “Dobbiamo fare in fretta e bene”.
Obiettivo: squadra fatta (quasi) entro il ritiro
Senza fare promesse impossibili, Faggiano è chiaro sul mercato: “Puntiamo ad avere il 70-80% della rosa pronta per il ritiro. Gennaio deve servire solo per rifinire, non per rimediare”. Niente regali, nemmeno per i calciatori in uscita: “Chi li vuole, venga e li chieda. Non possiamo permetterci scommesse. In C servono uomini forti nei ruoli chiave”.
La sfida del Girone C (o forse no)
Il ds ha anche confermato la complessità del possibile inserimento nel Girone C, il più impegnativo dal punto di vista ambientale: “Stiamo costruendo una squadra adatta al Girone C. Se sarà B, ne prenderemo atto. Ma non dobbiamo sbagliare approccio”. E sull’eventuale cambio girone, ha lasciato la questione aperta, in linea con quanto dichiarato dall’AD Milan poche ore prima.
Una struttura a sua immagine
Infine, un accenno allo staff: “La società è organizzata, ma avrò con me figure di fiducia. Mi affido a una squadra di lavoro rodata”. Un segnale chiaro che il progetto Salernitana sta per prendere forma concreta.





