“In merito all’album delle figurine che abbiamo presentato in settimana ci tengo a precisare che la Salernitana non ha partecipato alla stesura, alla compilazione e alla realizzazione di questo prodotto che, a mio avviso, è anche carino pur contenendo refusi e mancante che troviamo in ogni altra rivista. Dico questo perchè, all’indomani dell’uscita di quest’album, si sono scatenate le ire di chi va trovando i colpevoli e scade nell’offesa. Abbiamo dato il patrocinio a questa iniziativa e c’è il logo del centenario, abbiamo detto all’editore di provvedere a rettificare o rivedere tutta la situazione. Ci è stato assicurato che sarà fatto, quindi abbiamo ricevuto delle garanzie. La seconda precisazione riguarda De Patre. Ne ho sentite tante, ho letto articoli e, come nel mio costume, dico che a fronte di un certificato medico bisogna almeno avere rispetto e non parlare. Il nostro vice allenatore, lunedì mattina alle 9, ha inviato questa documentazione e pregherei tutti di non andare oltre, quando scadrà il “permesso” vedremo se De Patre vorrà parlare o chiarire qualcosa. La terza comunicazione riguarda lo store ufficiale che aprirà al 99% nella giornata di lunedì, siamo operativi malgrado qualche piccola problematica e un assortimento non ancora vastissimo. Chi vorrà recarsi al negozio della Salernitana sarà libero di farlo, seguirà un comunicato stampa“.
Così Angelo Fabiani in conferenza stampa questa mattina, tre precisazioni che la dirigenza ha ritenuto necessaria. Una sola battuta sul momento attraversato dalla squadra: “Siamo dispiaciuti per qualche risultato che è venuto meno, ma dico anche che ci sono partite che noi avevamo vinto e purtroppo le abbiamo gettate via in extremis. Lasciamo perdere il silenzio stampa, a caldo potrebbe essere devastante far parlare i tesserati. Guardate la partita di ieri, il rigore per la Juve Stabia ha dato una grande spinta alle vespe. Gli episodi contro li paghi partita dopo partita, se non avessimo pareggiato con l’Ascoli avremmo avuto una tensione diversa a Cittadella. Aggiungo che 5-6 punti in più li avremmo meritati e avremmo parlato d’altro, è una categoria in cui nessuno regala niente. Come dirigente presente sul posto, a nome di Lotito e Mezzaroma, esprimo soddisfazione non per i risultati ma di quello che si sta costruendo. Aggiungo che Lotito non ha mai detto in una riunione che porterà la Salernitana al 100℅ in serie A. Ha parlato di allestimento di rosa competitiva per andare in serie A, non dobbiamo dimenticarci che ci sono gli avversari. Chievo e Cremonese non stanno insegnando nulla? E’ sotto gli occhi di tutti che portare avanti un lavoro con infortuni in serie non è semplice, mi pare che anche altre realtà come il Perugia non stiano andando oltre la categoria. Sono mancati gli investimenti? Non direi. E’ venuto meno qualche interprete? Può darsi. Pur di andare in serie A darei 5 anni della mia vita, la tiritera della proprietà che non vuole è offesa e falso storico. L’obiettivo di quest’anno è di fare un campionato diverso dagli altri, vedremo strada facendo cosa accadrà”.
“Chi è che non vuole vincere il campionato?” chiude Fabiani “il Cittadella è secondo e sta sovvertendo ogni pronostico. Tutti noi vorremmo il massimo. In C abbiamo vinto, ma parliamo di campionati completamente diversi. Se vogliamo discutere di calcio ok, altrimenti mi alzo e me ne vado. Oggi c’è una proprietà che non fa mancare niente e un signor allenatore, a noi tocca arrivare due secondi prima della gara perchè poi sono i giocatori che scendono in campo. L’episodio fa la differenza, lo volete capire o no? Viola diceva che il calcio è questione di centimetri, la partita Chievo-Juve Stabia è stata condizionata dall’arbitro. Contro Venezia e Cremonese non dovevamo uscire sconfitti, con l’Ascoli sul 2-0 è finita la partita o mi sbaglio? Vengono meno delle certezze che abbiamo pagato anche a Cittadella. Ci vuole pazienza, ma non siamo infallibili e tutti possono sbagliare, me per primo. Non si può essere disfattisti a prescindere. La volontà è lavorare con grande onestà per conseguire i migliori risultati. Ventura non è il signor Capone che non vede una palla che esce fuori di 20 metri e annulla il gol di Gondo, non si può sostituire a nessuno. Ventura per la prima volta in carriera ha partecipato ad una riunione con gli arbitri per far valere i nostri diritti. Lotito non ha mai parlato di serie A al 100%, a gennaio parleremo e vediamo cosa offre il mercato. Tutti parlano di Ciofani e Ceravolo, hanno fatto un gol a testa. A qualcuno abbiamo offerto il mondo, ci hanno detto di no. Ci sarà una ulteriore riunione col mister e, compatibilmente con le possibilità, cercheremo di intervenire senza lesinare sforzi economici.