Nella vicenda Poerio emerge un reticolato più ampio e dettagliato delle attività poste in essere da Siano. Tale vicenda s’inserisce nell’ambito di un intricato reticolo di contatti e rapporti sottesi alla conclusione di operazioni commerciali variamente intersecantesi con presunti prestiti in denaro ovvero e veri e propri finanziamenti di inziative commerciali ed imprenditoriali. Nelle speciafico Siano corrispondeva prestiti in denaro a Vincenzo Poerio Piterà, un ambulante napoletano, dal quale si faceva corrispondere, secondo l’accusa, interessi usurari in denaro e precisamente agli inizi del 2012, a seguito di forniture di occhiali effettuate dal Siano, il Poerio maturava una situazione debitoria per una somma pari a 10mila euro. Successivamente alle operazioni che avevano contribuito alla formazione di tale passivo, Poerio Piterà acquistava, rivolgendosi a Siano, 6.161 paia di occhiali per un ammontare complessivo pari a 30.236 nonché un imprecisato numero di astucci per il confezionamento delle lenti per una somma pari a euro 1600. A fronte del debito maturato venivano emessi due assegni (uno di 11mila euro e l’altro di 38mila euro) e nove effetti cambiari per un importo totale di 37mila euro. In tal modo Siano otteneva, secondo l’impianto accusatorio, l’impegno a ricevere la quota capitale oltre ad una cifra eccedente, erogata a titolo di interessi determinabili nel tasso annuo pari al 143%. Successivamente, in concorso con Alfonso Loreto e Salvatore Ridosso, dopo aver invitato il Poerio presso l’ufficio del siano esercitavano azioni di pressione intimidatoria. Nello specifico Ridosso intimava a Poerio: “Come avete preso l’impegno con loro, lo prendete pure con noi perché noi non siamo secondi a nessuno, non so se vi siete informato bene. Già e assai che stiamo qua a parlare. Voi se ne potete pagare 4… ne potete pagare anche.. 5. Sapete come dove dire.. se andate a chiamare i compagni vostri… vi dicono “comprati il resto dei soldi” e portali a Ulderico”…. siccome uno è troppo uomo e vi sta dando ancora una possibilità, fate le cambiali con l’impegno davanti a noi a 1000 euro al mese”. Il commerciante ambulante fu costretto a sottoscrivere un piano di rientro per 1000 euro al mese da versare a Siano per trenta mesi. “Agendo – evidenzia l’ordinanza- con l’aggravante di aver commesso il fatto in più persone riunite, facendolo minacciare da Salvatore Ridosso e Alfonso Loreto con metodo mafioso tramite la prospettazione di pagare esponenti della criminalità organizzata della zona di Scafati”.
Articolo Precedente
Nocerina, Auteri punta Delneri e Simonelli
Articolo Successivo
Viaggio nel cantiere fantasma del PalaSalerno
Categorie
- Cronaca
- Coronavirus
- Sport
- Regionali 2020
- Spettacolo e Cultura
- Politiche 2022
- Attualità
- amministrative 2023
- Video
- Tech
- Provincia
- Business
- Primo piano
- Senza categoria
- Editoriale
- Speciale Pcto 2024
- sanità
- Enogastronomia
- Web & Tecnologia
- Amministrative 2024
- Giudiziaria
- Politica
- Salerno
- Inchiesta
- Extra
- L'iniziativa
- Ultimora
- Campania
Tags
abusivo
auto
calcio
casa
cava
cavese
celano
costruzioni
crescent
de luca
direttore
discoteca
fiamme
fuoco
gagliano
gambino
incendio
ladro
lettere
NEWS
nocera
nocerina
no crescent
ordinanza
ordine
paganese
pagani
parcheggi
pastena
piazza della libertà
polizia
polizia municipale
porticciolo salerno
porto
poste
rapina
rotary
salerno
siniscalchi
soldi
sport
TOP
udc
vigili
vigili del fuoco