di Pina Ferro
Cedevano sostanze stupefacenti soprattutto ai minorenni residenti nel Cilento: quattro arresti e due obblighi di dimora nei comuni di residenza. E’ il risultato dell’operazione scattata all’alba di ieri da parte dei carabinieri della Compagnia di Vallo della Lucania diretti dal capitano Annarita D’Ambrosio. Le misure sono state eseguite su ordine di custodia cautelare emessa dal giudice per le indagini preliminari del tribunale di Vallo e richieste dalla Procura al termine di una laboriosa attività investigativa. Le porte del carcere di Vallo della Lucania si sono aperte per tre italiani e un cittadino marocchino, tutti residenti nel Cilento. Per i quattro è stato disposta la custodia cautelare per la loro pericolosità sociale. Per altri due soggetti, uno vallese e un marocchino, anch’essi gravitanti nel territorio cilentano, è invece scattata la misura dell’obbligo di dimora nei comuni di residenza. Un duro colpo al fenomeno dello spaccio nel Cilento e una ventata di rassicurazione alla popolazione se si considera che nel corso dell’attività di indagine durata diversi mesi, sono stati effettuati oltre trenta riscontri che hanno portato al sequestro di circa duemila euro in contanti e circa 7 chili di differenti sostanze stupefacenti, tra hashish, cocaina, marijuana, i cui acquirenti in diverse circostanze rilevate dalla polizia giudiziaria, erano minorenni. Nel corso delle operazioni coordinate dalla Procura di Vallo della Lucania, coordinata dal procuratore capo Antonio Ricci, sono state rinvenute altre e sequestrate ulteriori sostanze stupefacenti e materiale per il confezionamento. «Le indagini sono durate un po’ di anni – ha sottolineato Antonio Ricci, procuratore capo presso il tribunale di Vallo della Lucania, a margine della conferenza stampa – C’era stata un’indicazione dell’Arma locale e poi sviluppato. Erano monitorati da tempo alcuni soggetti. Sono diversi gli scambi di droga effettuati in questo periodo. Non è solo la constatazione del lavoro fatto ma è fondamentale dare un segnale alle famiglie cilentane che questo fenomeno è prioritario per l’Arma dei carabinieri e per la Procura» «Abbiamo svolto una serie di riscontri. – ha aggiunto Gianluca Trombetti, comandante provinciale dei carabinieri. L’attività fatta dai carabinieri di Vallo e Castelnuovo Cilento è nata da un controllo del territorio. E’ stato rilevato qualcosa di anomalo che oggi ci ha portato a questo. Parliamo di minorenni, c’è un avvicinamento al pusher anche semplice». «L’occhio attento dei militari ha notato un insolito via vai di un locale che ora non è più attivo. Sono partite osservazioni continue e riscontri che ha portato ad oggi. – ha commentato il capitano Annarita D’Ambrosio, che guida la compagnia di Vallo della Lucania – E’ un fenomeno che preoccupa, facciamo il possibile anche in termini di prevenzione, non solo di repressione, anche nelle scuole, per far sentire la nostra presenza ai giovani».