Enzo Tafuri, il “Poeta di Albori” - Le Cronache
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Enzo Tafuri, il “Poeta di Albori”

Enzo Tafuri, il “Poeta di Albori”

di Aniello Palumbo

Le poesie di Enzo Tafuri, il “Poeta di Albori” che da anni promuove il territorio e la vietricità saranno lette in Spagna e in Sudamerica grazie alla pubblicazione della sua nuova raccolta di poesie: “Fiori di limoni. Amalfi e dintorni”, edito da “Graus Edizioni”, con testo a fronte in spagnolo, che è stato presentato a Napoli, all’Hotel Excelsior, in occasione della sesta edizione del “ Premio Quaderni Ibero Americani” che ha l’obiettivo di diffondere le letterature iberiche e di intessere importanti relazioni culturali tra l’Italia e la Spagna, alla presenza di numerose autorità diplomatiche del mondo Iberico, dell’editore Pietro Graus; del Vice Sindaco di Napoli, Enrico Panini, e della professoressa Patricia Martelli, curatrice del Premio, che ha tradotto le poesie in spagnolo insieme al marito, scomparso da poco, Paolo Tommasi. “Questa raccolta di poesie, con testi in italiano e spagnolo, è rivolta, soprattutto, al pubblico del Sudamerica e dell’America Centrale, senza dimenticare, naturalmente, l’Italia” ha spiegato Tafuri, poeta europeo nato a Vietri sul Mare, nella Frazione di Albori dove vive, è Membro del Comitato d’Onore, del “Premio Letterario Quaderni Ibero Americani”. La professoressa Patricia Martelli Castaldi ha presentato la silloge poetica sottolineando la bellezza dei versi di Tafuri:” Leggendo le sue poesie, la Costiera Amalfitana appare lentamente in tutta la sua bellezza, violenta e magica allo stesso tempo. Tafuri trasmette la bellezza della vita e dell’amore, e dei paesaggi della Costiera”. La prefazione del libro è stata curata dallo scrittore spagnolo, Alfredo Conde, candidato due volte al Premio Nobel, che ha apprezzato i versi di Tafuri: ” E’ una persona felice che compone con uno stile suo, molto particolare, come tutto nella terra magica di Vietri, versi che cantano la semplicità della vita”. Conde è rimasto colpito anche dalla musicalità della lingua napoletana utilizzata da Tafuri nella poesia dedicata alla mamma: ” Quanno mammà me chiammave”. La postfazione è stata affidata alo scrittore uruguaiano Milton Fornaro, che non è mai stato in Costiera Amalfitana:” Attraverso i versi del poeta Tafuri ho sentito di essere già stato lì. Poesia dopo poesia mi sono impadronito della Costa incantata che ci viene descritta in modo seducente da Tafuri, poeta che tocca le corde giuste e fa vibrare dentro di noi un suono che era dormiente, che si sveglia e ci sveglia”. Imprenditore edile con la passione per la poesia, Tafuri ha pubblicato vari libri di poesie come “La Costiera Addormentata”, che ha ricevuto il “Premio Alfonso Gatto”; ”Voli di Colomba”, la cui prefazione è stata scritta da Maria Luisa Spaziani, compagna di Eugenio Montale; “Foglio Bianco”, con la prefazione affidata al critico letterario e d’arte Lia Bronzi, Presidente Emerito della Camerata dei Poeti di Firenze. Tafuri che è anche il “Poeta del Rotary”, socio del Rotary Club Salerno Est, ha partecipato a innumerevoli concorsi letterari ricevendo numerosi riconoscimenti e premi in ambito nazionale. Nel 2016 Tafuri è stato uno degli autori inclusi tra gli artisti di rilievo del famoso bar letterario “Le Giubbe Rosse di Firenze. Il 10 dicembre dello stesso anno Tafuri ha partecipato all’importante manifestazione “Italia Poesia Chiama Europa”, tenutasi a Firenze, con trenta poeti internazionali chiamati per rendere omaggio alle vittime del terrorismo; Tafuri è stato l’unico campano selezionato con la sua poesia “Notti a Firenze” tratta da: ”Voli di Colomba”, con la postfazione del professor Francesco D’Episcopo, che è stata tradotta e recitata in tedesco. Sulla poesia di Tafuri è stata scritta anche una tesi di laurea dalla dottoressa Simona Failla. I versi di una sua poesia “Vietri Anima di Terra”, scritti su una piastra in ceramica, sono presenti nel “Viale dei Poeti”, nella “Villa Comunale” di Vietri sul Mare, insieme a quelli di altri importanti poeti come Alfonso Gatto, Francesco Agresti e Giustino Benatti. (Foto di Edoardo Colace