I templi di Paestum, come un miraggio. La terrazza sull’infinito di Ravello. Il chiostro e i limoni dì Amalfi. In una regione che ogni giorno sa attrarre e incantare il mondo. Ma non basta. Senza un progetto culturale e un modello economico, anche i luoghi più belli del mondo rischieranno di perdere i flussi turistici e le migliori opportunità di crescita. È tempo di idee e di innovazione. L’incontro si è tenuto ieri, durante la conferenza programmatica dei distretti turistici della Regione Campania, all’hotel Mediterranea, e ha visto protagonisti la scrittrice e giurista Lucia Cammarota, il presidente del Coordinamento distretti turistici Enzo Marrazzo, il consigliere delegato al Turismo della Provincia di Salerno Paky Memoli, la scrittrice Valentina Aprea, il presidente nazionale della Fiavet, Ivana Jelinic, il giornalista Benedetto Valentino e, via Skype, il sottosegretario al Turismo Elena Bonaccorsi.
“La new economy, come ho raccontato nel mio libro sul reddito di cittadinanza, offre nuove professioni digitali nel settore del turismo, che dovrebbero essere oggetto dei corsi di formazione dei navigator – ha spiegato la scrittrice Lucia Cammarota -, channel manager, content curator, web analyst, e in particolare, experience creator. Quest’ultima figura risponde a una domanda di mercato sempre più frequente oggi, il turismo esperenziale. Una nota personale: nell’imminente affitto della mia case al mare, in Costiera Amalfitana, ad Atrani, “La Preferita del Doge”, offrirò “la mattina sul gozzo del pescatore”, proprio per donare al turista l’emozione della tradizione del luogo. Per me il turismo non è più “cosa mi offri” ma “come mi fai sentire”: al centro metto la persona, che possa portare a casa “il ricordo”. È l’evoluzione del concetto di lusso, non più basato su beni materiali ma sul benessere relazionale. Così il viaggio diventa un’esperienza fatta di incontri e conoscenze, di condivisione e di passioni: la vera ricchezza”.
“Condivido l’opinione della dott.ssa Lucia Cammarota – ha aggiunto il Coordinatore dei distretti turistici Enzo Marrazzo – in quanto i distretti turistici hanno competenza per quanto attiene alla valorizzazione culturale e turistica del territorio, in particolare alla possibilità di recuperare i borghi storici, considerando le tradizioni locali. Puntiamo anche a fare sistema tra le zone turisticamente mature e quelle delle aree interne che hanno tanto da offrire, soprattutto da un punto di vista agroalimentare”.
“Un’attuazione concreta dei distretti turistici – ha detto il giornalista Benedetto Valentino – è certo possibile ma con la disponibilità del governo per la parte della burocrazia zero e della Regione con i fondi fers”.
Packy Memoli ha sottolineato “l’impegno anche per un turismo accessibile in modo da garantire la fruizione delle vacanze a tutti”, mentre Ivana Jelinic ha ribadito “il ruolo determinante delle agenzie di viaggio in quanto il consulente professionista al quale possono rivolgersi gli utenti è una garanzia ed è in grado di costruire su misura le migliori soluzioni possibili”. La nostra bellezza, con uno sguardo verso il futuro.