di Erika Noschese
Nove liste a sostegno del sindaco uscente Vincenzo Napoli, “qualcuna in più rispetto alla precedente tornata elettorale perché abbiamo riscontrato un rinnovato interesse nei confronti dell’amministrazione”. Lo ha dichiarato Enzo Luciano, segretario provinciale del Pd e capostaff del candidato sindaco della coalizione di centrosinistra che, in questi giorni, ha concluso l’iter di raccolta dei documenti, a pochi giorni dalla presentazione delle liste, in programma il 4 settembre. Tra le liste a sostegno di Vincenzo Napoli la più forte sembra essere quella dei Progressisti per Salerno che vede, tra i candidati, quasi tutti gli assessori uscenti ma anche i consiglieri in cerca di una riconferma. In caso di vittoria, per Napoli la parola d’ordine sembra essere rinnovamento: complice l’emergenza epidemiologica, infatti, l’amministrazione comunale dovrà lavorare a ritmi serrati per rilanciare la città capoluogo e la squadra di assessori e consiglieri dovrà lavorare fin dal primo giorno. Intanto, proprio il segretario dem e capostaff del primo cittadino fa il punto della situazione sugli interventi realizzati in questi cinque anni e quelli ancora work in progress, dal ripascimento del litorale fino al PalaSalerno, inizialmente Palazzetto dello Sport che, ad oggi, sembra essere l’opera più attesa dai cittadini salernitani e, in particolar modo, dagli sportivi. Segretario, mancano pochi giorni alla presentazione delle lista. A che punto è la coalizione? “Noi abbiamo anche già concluso l’iter di raccolta dei documenti, già da qualche giorno e non solo per le liste nostre, come Progressisti, Salerno per i Giovani e Campania Libera ma anche per le altre liste che accompagneranno la candidatura del sindaco Napoli in questa tornata elettorale. Complessivamente, saranno nove le liste che sosterranno il primo cittadino, qualcuna in più rispetto alla volta scorsa perché abbiamo raccolto un rinnovato entusiasmo per questa tornata elettorale”. La verità novità sono però gli esponenti di centrodestra che, in qualche modo, si sono avvicinati alla maggioranza Napoli. Un esempio su tutti Aniello Salzano con la lista dei Moderati o il consigliere Zitarosa che ha detto addio all’opposizione… “Io non definirei Salzano un esponente del centrodestra, lui è un moderato, un rappresentante dell’elettorato e della politica moderato salernitano che ben si sposa con la proposta del sindaco Napoli. Non considererei la lista fatta da Salzano e Corrado Matera di centrodestra ma, probabilmente, al suo interno ci sono esponenti appartenenti a quella estrazione politica che hanno sposato il progetto di buona amministrazione di Enzo Napoli”.La lista più forte è Progressisti per Salerno, ci sono consiglieri uscenti, quasi tutti gli assessori e le novità. Crede che la vittoria al primo turno sia possibile?“Assolutamente sì, credo sia un risultato piuttosto certo ma tutte le competizioni elettorali sono delicate, bisogna rispettare tutti coloro che hanno motivi di contestazione rispetto a quanto fatto in questi cinque anni. Voglio evidenziare che l’amministrazione si è ritrovata a gestire una fase, quella legata alla pandemia, che siamo riusciti a portare avanti nonostante tutto, in modo discreto. È evidente che c’è tanto da fare, la prossima squadra di governo – se gli elettori ci daranno la possibilità di farlo – sarà rinnovata. Ci vuole prudenza, stiamo componendo liste attrattive, rappresentative di tutti i quartieri della nostra città”. Con l’emergenza Covid tutti i comuni italiani si sono trovati in difficoltà e l’amministrazione di Salerno non ha fatto eccezione. Le casse comunali oggi sono pari a zero, secondo lei da dove bisognerebbe ripartire? “Io non direi che le casse comunali sono pari a zero e non direi che siamo in difficoltà. La situazione economico-finanziaria che interessa il Comune di Salerno è addebitabile non solo al covid ma ad una serie di normative che sono state modificate nel tempo, come la sentenza della Corte Costituzionale che ha modificato in corso d’opera i tempi per le anticipazioni di cassa che alcuni Comuni potevano fare. L’impatto è ancor più evidente per i Comuni grandi come Napoli e Salerno ma, anche grazie al sostegno del governo e ad iniziative dei parlamentari del Pd, siamo riusciti – da un lato – a reperire fondi e – dall’altro – mettere a punto delle strategie per il pareggio di bilancio. Sono manovre dovute a queste novità legislative che si sono verificate negli anni”. Non si può parlare di rischio default, quindi? “No, non c’è alcun rischio di fallimento. E’ un momento di tensione finanziaria che interessa tutti i Comuni; è evidente che si tratta di un argomento strumentalizzato – e direi legittimamente – politicamente perché l’opposizione fa questo per attrarre l’attenzione degli elettori sulle loro proposte ed era evidente cavalcassero questo tema per riscuotere consensi. È ingeneroso, tanto nei confronti dell’amministrazione quanto dei cittadini, parlare di una città a rischio default quando non lo è. Nei giorni scorsi, l’assessore Della Greca ha spiegato in modo dettagliato e tecnico la questione ma è evidente che se a questo si aggiunge la vicenda del Covid con i mancati introiti per le casse comunali la situazione diventa più evidente”. Mancano poche settimane al voto, qual è il punto principale del programma elettorale da presentare ai cittadini? “Non mi va di snocciolare i punti del programma elettorale, stilato dal nostro sindaco Napoli. Lascerei a lui la paternità e la possibilità di citarlo nei prossimi giorni. Mi preme sottolineare che il lait motiv e il principio ispiratore di questo programma è la speranza di poter ripartire. Noi abbiamo raccontato questa speranza per dire agli elettori che Salerno può uscire dalla pandemia, puntando su alcuni argomenti come il turismo che ha fatto sì che Salerno diventasse attrattiva. Ad oggi, abbiamo le navi da crociera; abbiamo portato avanti – nel periodo della pandemia mentre altri dicevano che eravamo assenti – il lavoro di dragaggio davanti la stazione marittima per consentire l’attracco di navi da crociera più importanti; porteremo avanti il progetto del Ripascimento che, come Luci d’Artista, nasce dall’intuizione dell’attuale governatore Vincenzo De Luca ma che noi abbiamo portato avanti in maniera puntale. Ripascimento delle spiagge, piazza della Libertà, sono la speranza di una ripartenza, raccontata da chi ha dimostrato che riesce a fare ciò che dice. Restava, a Salerno, un’ultima opera incompiuta, piazza della Libertà ma non per demeriti dell’amministrazione ma per vicende giudiziarie e oggi chi ha creato problemi si presenta come alternativa vincente: abbiamo portato avanti questi progetti, piazza della Libertà verrà inaugurata a breve, con 700 posti auto, sempre nell’ottica del turismo. L’altra incompiuta era il famoso PalaSalerno, grazie al contributo della Regione Campania con fondi importanti per terminare questi progetti che vanno av avanti, grazie alla presenza di Palazzo Santa Lucia che non dovrebbe essere così scontato perché per decenni il Comune non ha avuto niente, sia con il centrodestra al potere sia con i nostri compagni ma oggi De Luca sta recuperando quelle risorse mai destinate a Salerno. Sempre nell’ambito del turismo, ricordo il progetto dei Corpi idrici superficiali, ovvero la depurazione che riguarda la costa salernitana, da Positano fino a Pontecagnano: la Regione ha allocato le risorse per rendere pulito ancor di più il mare di Salerno. Spesso, il mare non è sporco perché non funziona la depurazione ma perché arrivano a Salerno i reflui di altre zone, come la Costiera Amalfitana che non ha una buona depurazione. Con questo progetto, si renderà pulito il mare in tutto il golfo di Salerno. Mare pulito, spiagge con il ripascimento, piazza della Libertà con 700 posti auto: così Salerno diventerà attrattiva per tutti, turisti nazionali e internazionali. Raccontiamo una speranza ma da chi può dare una certezza di poterla realizzare e non da chi racconta favole”.