di Andrea Pellegrino
Fanno parte della schiera di enti pubblici che passano inosservati. Ed è proprio per questo che si confeziona le migliori operazioni politiche. Soprattutto se il presidente è un fedelissimo del sistema di potere attualmente in carica. In questo caso parliamo dell’Ente Ambito Idrico. Alla guida c’è Geppino Parente – allo stato commissario straordinario – che dovrebbe essere confermato presidente anche dell’Ato unico recentemente costituito attraverso l’elezione dei membri. Qui dovrebbe trovare posto anche Nello Mastursi, ex capostaff del presidente della Regione Campania, ex dirigente di primo piano del Partito democratico, costretto alle dimissioni dopo l’inchiesta Scognamiglio. Per lui si vocifera che Parente pensi ad un posto di direttore. Un ottimo incarico, dunque, per ripartire. Naturalmente per ora s’attende ancora l’evolversi della vicenda processuale. Il 18 a Roma si discuterà la sua posizione. Poi si vedrà. Ma intorno all’ente (che tra i gestori contempla anche l’Asis di Nello Fiore, la società municipalizzata Salerno Sistemi e l’Ausino) circola parecchio «sistema politico». Il suo commissario straordinario Geppino Parente (sindaco di Bellosguardo) viaggia su rimborsi mensili dal 1200 fino ai 1700 euro circa. Sono “spese di viaggio” per attività istituzionali del commissario straordinario. In un anno, secondo il bilancio di previsione, sono previsti 25 mila euro da spendere in rimborsi. Poi ci sono gli incarichi, naturalmente. E soprattutto quelli legali finiti anche in mano a politici (per alcune migliaia di euro), attualmente attivi all’interno dell’amministrazione comunale del sindaco Enzo Napoli. Ma all’orizzonte anche una riscossione coatta da 500mila euro – nei confronti dei soci – partita a settembre ed affidata ad un avvocato. Tra i comuni morosi, tra l’altro, c’è proprio quello di Salerno.