Ematologia: da Ff a primario. Il blitz - Le Cronache Salerno
sanità Salerno

Ematologia: da Ff a primario. Il blitz

Ematologia: da Ff a primario. Il blitz

di Erika Noschese

Da facente funzioni a primario di reparto. Al Ruggi d’Aragona gli avanzamenti di carriera sembrano ormai essere all’ordine del giorno e, così, il facente funzioni della Struttura Complessa di Medicina Trasfusionale sembra essere tutta in discesa. Eppure su di lui pesa l’inchiesta della Procura di Salerno sulla sparizione di 40 sacche di sangue dal reparto di ematologia dell’azienda ospedaliera universitaria Ruggi d’Aragona di Salerno. Stando a voci interne alla direzione generale, a spuntarla è, ancora una volta, la politica. Di fatti, secondo quanto emerso in queste ore, il direttore generale Vincenzo D’Amato sarebbe pronto a firmare la delibera per il conferimento dell’incarico di primario del Sit. Nomina che in un primo momento era stata bloccata proprio a causa dell’inchiesta della Procura di Salerno, in attesa di sapere cosa realmente accaduto. Secondo quanto riferiscono voci vicine alla direzione del Ruggi, il prescelto avrebbe il pieno sostegno del presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca. Una nomina politica, dunque, che fino ad ora si è scontrata con la volontà di D’Amato che fino ad ora si era opposto proprio per la vicenda delle sacche di sangue scomparsa. Ora, vicino all’addio definitivo al Ruggi, D’Amato sembra essere intenzionato ad accordare la nomina anche per non rovinare i rapporti con il governatore, il cui futuro politico oggi è ancora incerto. Dunque, cosa è cambiato oggi considerato che dell’inchiesta ancora non si sa nulla? Il facente funzioni è balzato agli onori della cronaca proprio per la vicenda delle quaranta sacche di sangue sparite. Sulla questione pesa oggi un provvedimento giudiziario ma bocche cucite sul percorso che ha intrapreso l’inchiesta. Anche il Comune di Salerno – per ragioni ignote ai più – si è occupato della vicenda, ascoltando solo Massimo Frigino, dirigente medico del servizio di “Immunoematologia e Medicina Trasfusionale dell’Azienda Ospedaliera Universitaria San Giovanni di Dio e Ruggi d’Aragona che, a modo suo, ha provato a fare chiarezza. Alla luce di ciò, leciti i dubbi: è giusto conferire un incarico ad una persona coinvolta in un procedimento giudiziario? Perché con l’inchiesta in corso Annarumma sarebbe ad un passo dal ruolo di primario? Perché non si sceglie di aspettare la fine dell’inchiesta prima di procedere alla nomina del primario del Sit? Perchè la nomina avviene proprio in piena estate quando molti dipendenti e dirigenti del Ruggi sono ancora in ferie? Dubbi che, chiaramente, non troveranno risposte perché D’Amato resta fermo sulla sua posizione: nascondere e tacere mentre il Ruggi crolla ancora.