Nel gennaio 2018 la Ecoambiente Salerno è stata sciolta e messa in liquidazione, perché tecnicamente in stato di insolvenza (al 31.12.2017 la Società presentava un patrimonio netto negativo di €. -9 milioni). In soli 3 anni, l’azienda è stata risanata e rilanciata. In seguito alla revoca dello stato di liquidazione e al conseguente ritorno “in bonis” (dicembre 2020), la Società è diventata il vero e proprio “braccio operativo” dell’Autorità d’Ambito di Salerno (unico Ente d’Ambito della Regione Campania ad aver attuato in parte qua la Legge regionale 14/2016), dovendo gestire – secondo il Piano d’Ambito Territoriale – tutta l’impiantistica pubblica per la gestione dei rifiuti a servizio dell’Ato Salerno. Tale circostanza ha determinato, già a partire dall’esercizio sociale 2021, un notevole incremento dimensionale della Ecoambiente, comprovato dai seguenti indicatori qualitativi e dimensionali: sia sotto il profilo dei ricavi (che passano dai 25 milioni di euro dell’esercizio 2020 agli oltre 39 milioni di euro stimati per l’esercizio 2021) sia sotto il profilo dei dipendenti (che passano dalle attuali n. 96 unità a circa n. 127 unità nell’esercizio 2021). La gestione virtuosa dell’EDA Salerno – attraverso la propria partecipata Ecoambiente Salerno – sta comportando un notevole risparmio per la collettività provinciale: basti pensare che per la sola gestione dell’impianto di Sardone, in soli 3 mesi la tariffa di conferimento per i Comuni è stata ridotta da 171,00 €/ton a 165,00 €/ton, con un risparmio immediato per la collettività provinciale di oltre Euro 500.000,00 annui. I nuovi uffici direzionali verranno utilizzati come sede di lavoro dei 21 lavoratori passati alle dipendenze dalla Ecoambiente dalla Gesco in liquidazione, unitamente alla gestione dell’impianto di stoccaggio e trasferenza dell’umido di Sardone (Giffoni Valle Piana). Entro il prossimo mese di maggio, la Ecoambiente assumerà la gestione dell’impianto di compostaggio di Eboli. Entro la prossima estate, la Ecoambiente assumerà la gestione dell’impianto di selezione di Casal Velino, chiuso da oltre 10 anni, con il riassorbimento di altri 13 lavoratori.
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