di Andrea Pellegrino
Felice Santoro, Horace Di Carlo, Paky Memoli, Antonio D’Alessio ed anche Rosa Scannapieco ed Antonio Fiore mantengono la linea dura e rinunciano a tutti gli incarichi di vertice delle commissioni consiliari. Fuori i Verdi che sono già ampiamente rappresentati, l’unica deroga è per i socialisti che piazzano Massimiliano Natella alla guida della commissione annona e turismo. I Moderati, invece, strappano la vicepresidenza, con Leonardo Gallo, della commissione statuto e regolamento che sarà presieduta, invece, dall’ex assessore Ermanno Guerra. Ma non senza un piccolo caso interno. Pietro Stasi, infatti, indicato come capogruppo dei “Moderati” fino a ieri non si sarebbe visto formalizzare l’incarico e così non ha preso parte alla riunione di maggioranza al Comune di Salerno. «Con rammarico, nonostante sia stato legittimato dal voto popolare – spiega, infatti. Pietro Stasi – dopo aver portato i miei saluti al neo sindaco ho dovuto abbandonare la riunione visto che, ad oggi, il collega consigliere del gruppo “Moderati per Salerno” è risultato impossibilitato a sottoscrivere la nomina del capogruppo del nostro movimento». Come da previsione alla commissione trasparenza va Antonio Cammarota, direttamente dai banchi dell’opposizione. Suo vice sarà Ermanno Guerra. Ancora Guerra sarà a capo della commissione ambiente e cultura che vedrà come vice Rocco Galdi, figlio del consigliere comunale uscente Mimmo. Due presidenze per Nico Mazzeo che guiderà le politiche sociali (vice sarà Lucia Mazzotti) e la commissione finanza, patrimonio e personale (qui il vice sarà Fabio Polverino). Mimmo Ventura sarà alla commissione Mobilità, con vice Donato Pessolano. Urbanistica va al capogruppo dei Progressisti Luca Sorrentino che sarà affiancato da Sara Petrone. Infine Corrado Naddeo guiderà la commissione sport, politiche giovanili ed innovazione; vicepresidente sarà Paola De Roberto. Queste, dunque, le indicazioni che giungono da parte della maggioranza del sindaco Enzo Napoli. Per l’insediamento delle varie commissioni, il tutto dovrebbe essere rinviato a dopo Ferragosto. «Un grazie a tutti – ha detto Enzo Luciano, capostaff del sindaco Napoli – per l’impegno profuso e per la disponibilità mostrata. Si è stabilito un metodo che è stato apprezzato; i più giovani affiancheranno i consiglieri di esperienza nella guida delle varie commissioni. La rappresentanza è massima e coinvolge tutti. Chi ha fatto scelte diverse lo ha fatto seguendo motivazioni personali. Tutte le commissioni – spiega ancora Luciano – lavoreranno fianco a fianco con il governo della città. Saranno, ossia, organismi fondamentali della vita amministrativa e politica di Palazzo di Città». Critico, invece, il commento del consigliere comunale d’opposizione Roberto Celano: «Apprendiamo dai mass media che si sarebbe trovato un accordo per la “nomina” dei Presidenti delle Commissioni consiliari (anche quella ad appannaggio dell’opposizione) che dovrebbero “normalmente” essere eletti dai componenti delle stesse. Ancora una volta – dice Celano – si calpestano regole e leggi e si mortifica il ruolo dei songoli consiglieri. Allo stato, nel frattempo, le Istituzioni sono “imbalsamate” dalle beghe interne al finto progressista locale, cosicché a due mesi dalle elezioni non vi è ancora nessun luogo deputato a dibattere dei tanti problemi che attanagliano la città…. ma i componenti delle commissioni saranno davvero disponibili a “ratificare” nomine determinate in altra sede e calate dall’alto?». Ancora Tonino Scala, segretario regionale di Sel: «Sarebbe gravissimo se il presidente della Regione alle prese con vicende alquanto delicata come la sanità, rifiuti e trasporti, intervenisse nelle nomine del Comune di Salerno» «Vero, la città di Salerno – dice Scala – è il feudo elettorale che ha fatto la fortuna di Vincenzo De Luca. Vero anche che è in atto un vero e proprio processo di salernitizzazione della Regione Campania. Ma un intervento del governatore per affrontare e gestire comune e partecipate, qualora le notizie fossero vere, sarebbe da un lato una ingerenza assurda, dall’altro una distrazione inutile e deleteria per un presidente che dovrebbe fare ben altro. Fino a questo momento abbiamo assistito a conferenze stampa dove si annunciava l’impossibile, nella vita reale invece ci sono stati semplicemente ritardi sulle attività che de luca aveva stabilito sulla sua tabella di marcia giá nel primo anno di mandato. Ad oggi per i trasporti abbiamo solo un iniziativa che riguarda il sistema gratuito per i giovani che sembra più una resa: non ci sono mezzi di trasporto? Allora meglio darli gratis. Per la sanità abbiamo assistito solo ed esclusivamente alle nomine dei commissari. Non vorrei che queste distrazioni siano dettate dalle vicende comunali salernitane. È giunto il momento del fare della sostanza, bisogna affrontare questioni e vicende leggermente più serie come la chiusura di ospedali, trasporto per i pendolari e vicenda rifiuti. De Luca non dimentichi mai che non fa più il sindaco di Salerno ma il Presidente della regione Campania».