Andrea Pellegrino
Non solo a Salerno città. Il Consorzio “La Rada” finito al centro dell’inchiesta di Santa Maria Capua Vetere, che ha portato in manette, tra gli altri, due vertici del raggruppamento di coop salernitano (Biagio Napolano e Giuseppe Cavaliere), è affidatario di servizi anche ad Eboli. O meglio – stando all’aggiudica del 25 agosto scorso – “La Rada” si occupa delle gestione dei micronidi di ambito nei comuni di Eboli (capofila), Altavilla Silentina, Campagna e Sicignano degli Alburni. Un appalto aggiudicato secondo l’offerta economicamente più vantaggiosa dal valore di 600mila euro circa (iva esclusa) per undici mesi. Ma sempre ad Eboli c’è un altro consorzio finito sotto la lente d’ingrandimento della Procura. E’ la “Meridiana” di Enzo Giangregorio (che risulta indagato nell’ambito dell’inchiesta casertana) aggiudicataria del progetto Home Care Premium. Meridiana che è beneficiaria anche di un affidamento diretto, nell’ambito del progetto di politiche sociali, dal Comune di Eboli. Nel testo della determina si legge, infatti: “di procedere all’affidamento in forma diretta del servizio delle attività gestionali del Progetto Home Care Premium 2017, periodo Luglio – Agosto – Settembre 2017”. Sugli affidamenti del Comune di Salerno al “Consorzio La Rada” chiede chiarimenti il consigliere comunale di Forza Italia, Roberto Celano: “A parere degli inquirenti il Consorzio salernitano “La Rada” farebbe parte degli Enti che ricevono vantaggi dalla politica di cui sono al servizio. E’ notorio che talune Coop., Consorzi di Enti, Ong si arricchiscono sovente a mezzo di appalti ed affidamenti nel settore del sociale, acquisendo il denaro destinato ad i più deboli e consentendo ai politici più spregiudicati di mettere in piedi un vero e proprio sistema, attraverso il quale controllano socialmente le città governate. Il Consorzio “La Rada” opera anche direttamente e/o indirettamente per il Comune di Salerno – prosegue Celano – Chiederemo, pertanto, al Primo Cittadino quali determinazioni l’Amministrazione intenderà assumere in conseguenza di una indagine dagli aspetti inquietanti, anche a tutela dell’onorabilita’ dell’Ente e degli interessi dell’intera comunità. Chiederemo anche agli organi di controllo tutti ed al Presidente della Commissione Trasparenza di procedere ad un’attenta verifica di tutti gli atti con cui si è proceduto ad affidare servizi al Consorzio in questione. Non va consentita speculazione di alcun genere, in particolare in settori in cui è necessario ottimizzare risorse e coinvolgere le migliori competenze per l’assistenza e nell’interesse dei più bisognosi”. Staremo a vedere.
In carcere Roberto Pirro e Nicola D’Auria
Sono finiti in carcere per una misura cautelare emessa dal gip di Santa Maria Capua Vetere Roberto Pirro e Nicola D’Auria. I due sono coinvolti nell’inchiesta che venerdì ha portato all’arresto di un ex sindaco casertano. Nel pomeriggio di ieri, a Napoli, presso l’aeroporto di Capodichino, i carabinieri hanno notificato il provvedimento restrittivo a Pirro, 47 anni, ex responsabile dei servizi sociali del Comune di Santa Maria Capua Vetere ed ex coordinatore dell’Udp ambito territoriale “C8” che raccoglie otto comuni del- l’area e a D’Auria, 62 anni, pre- sidente delle associazioni di promozione sociale Hares e Agaphantus. Devono rispondere di associazione per delinquere finalizzata alla commissione dei reati di abuso d’ufficio, turbata libertà degli incanti, peculato, falso in atto pubblico e truffa in danno di ente pubblico, violazione in materia elettorale, violazione in materia di illecito trattamento dei dati personali. I due sono stati rintracciati all’aeroporto provenienti da una vacanza all’estero. Pirro è in carcere, mentre D’Auria agli arresti domiciliari.