Ecco come la Santa Messa di San Matteo è stata “truccata” da Concerto sacro - Le Cronache
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Ecco come la Santa Messa di San Matteo è stata “truccata” da Concerto sacro

Ecco come la Santa Messa di San Matteo è stata “truccata” da Concerto sacro

Un giro di soldi per cercare di evitare le gare d’appalto. Il teatro Verdi di Salerno viene utilizzato anche per questo dal Comune di Salerno. Così, ecco che sui conti dell’attività Lirico/Sinfonica del Massimo cittadino per l’anno 2020/2021, spuntano anche le spese per le celebrazioni per il Solenne Pontificale in occasione della festa di San Matteo. Spesa pari ad € 88.000,00 per prestazioni, inclusi € 1.500,00 per oneri di sicurezza, e € 19.360,00 per IVA. Dunque, i soldi stanziati per la stagione lirica del Massimo usati anche per l’allestimento all’aperto del palco, della platea, dei servizi vari e per l’assistenza tecnica per la performance del coro, che non era certo quello del teatro ma della stessa cattedrale di San Matteo, che si è esibito proprio durante la Solenne celebrazione. La motivazione di questa decisione sembra essere quella che non vi fossero i tempi tecnici per effettuare la gara d’appalto, ma questa non sembra reggere, soprattutto perchè inizialmente questa spesa era stata approvata dalla giunta comunale come proposta formulata dal Maestro Daniel Oren, in ordine di un Concerto di Musica Sacra che si sarebbe tenuto il 21 settembre, proprio in occasione della messa Pontificale del Santo Patrono. Insomma, stando alla delibera di giunta numero 244 del 8 settembre 2021 in sostituzione degli eventi che non si sono tenuti il Maestro Daniel Oren ha proposto di eseguire, sotto la direzione artistica del Teatro Verdi, un concerto di “Musica Sacra” in occasione della Messa Pontificale del Santo Patrono in data 21 settembre nell’area all’aperto di Piazza Della Libertà, per una spesa relativa al palco e allestimenti, infra € 100.000,00 oltre IVA, onnicomprensiva. Proposta come detto approvata dalla giunta, ma poi come testimonia la determina questi soldi che erano destinati per un concerto, sono in realtà stati spesi per l’allestimento all’aperto del palco, della platea, dei servizi vari e per l’assistenza tecnica per l’esibizione del coro. Un cambio di destinazione dei 107.360,00 euro iva compresa che non è mai stato spiegato dall’amministrazione comunale e che ha visto ancora, la società A.R. Multiservizi S.r.l., con sede a Mercato San Severino, la stessa che si occupa anche degli allestimenti del Verdi al Ghirelli e di altro, ritrovarsi a fare anche l’allestimento del Solenne Pontificale. Ora la domanda come direbbe un noto giornalista “nasce spontanea” se quei soldi erano stati stanziati dalla Regione Campania per i concerti diretti dal Maestro Oren, e se questi non si sono potuti effettuare, perchè sono stati destinati ad altro uso e non conservati per essere utilizzati nella stagione concertistica di recente presentata e per la quale l’amministrazione comunale ha già predisposto di impegnare l’importo di € 250.000,00 occorrente per la realizzazione degli appuntamenti previsti dalla programmazione del Teatro Comunale Giuseppe Verdi nel periodo che va da novembre 2021 a marzo 2022, come richiesto dalla stessa Amministrazione alla Direzione Artistica del Teatro G. Verdi, ovvero di rimodulare la programmazione della fase invernale da svolgersi all’interno del Teatro G. Verdi e di prolungarla con eventi aggiuntivi fino marzo 2022 e che questa rimodulazione rientra nella spesa di € 4.500.000,00 approvata con delibera di G.C. n.89/2021 e che non comporta alcun incremento di spesa? Allora se l’intenzione dell’amministrazione comunale era quella di “cogliere le sopraggiunte indicazioni e i segnali di ripresa, dopo le chiusure e le drammatiche difficoltà dettate dall’emergenza pandemica da COVID 19, per rilanciare l’offerta culturale della città incrementando la programmazione del Teatro G.Verdi” perchè non hanno utilizzato anche i 107.360,00 euro iva compresa avanzati dalla scorsa programmazione invece di destinarli ad altro uso? E soprattutto perchè i soldi destinati alla Lirica del Verdi possono avere altra destinazione, mentre quelli delle Luci d’Artista dello scorso anno non si potevano reindirizzare? Se si è trovato un escamotage per le celebrazioni di San Matteo non si poteva fare lo stesso con i fondi di Luci d’Artista? Domande, domande, tante domande, alle quali per ora non ci sono risposte ma sulle quali, lo ricordiamo c’è una indagine in corso da parte delle Fiamme Gialle dopo l’esposto presentato da un’esponente del Movimento 5 Stelle, che denunciava la gestione anomala del Teatro Verdi. Birba

1 Commento

    Bella messa in scena di stampo profondamente medioevale.
    Per me, che l’ho vista tutta, ma proprio tutta tutta in tv per valutare fino a che punto si possa arrivare, è stato un pugno allo e nello stomaco.
    Mai visto tanto Clero tutto insieme fuori dal Vaticano.
    Bella scena, non c’è che dire. Complimenti per l’organizzazione e per il ritorno al passato.
    Grazie per aver speso i soldi di tutta la comunità per gli scopi di alcuni; grazie in anticipo per quelli che saranno spesi per le “luci d’artista”

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