Eboli. l’eccellenza di Carlo Gargiulo e Angela Caliendo - Le Cronache Provincia
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Eboli. l’eccellenza di Carlo Gargiulo e Angela Caliendo

Eboli. l’eccellenza  di Carlo Gargiulo e Angela Caliendo

Tradizione, passione e cultura, l’eccellenza di Carlo Gargiulo e Angela Caliendo in una iniziativa imprenditoriale che brilla nel Sud Italia. Nel cuore del mezzogiorno d’Italia, spesso raccontato attraverso le sue sfide e difficoltà, emerge una storia di straordinaria determinazione e amore per il territorio: quella di Carlo Gargiulo e Angela Caliendo. Questa coppia, unita non solo nella vita, ma anche in un progetto d’impresa, ha saputo fondere tradizione e innovazione, creando un’eccellenza riconosciuta e apprezzata a livello nazionale. Tutto ha inizio nel 1966 a Eboli, quando Vito Gargiulo, padre di Carlo, apre la storica Enoteca Gargiulo in via San Berardino. Un punto di riferimento per la vendita di vini selezionati e prodotti tipici locali, l’attività ha saputo crescere nel tempo, trasferendosi nel 1989 nella sede attuale di Viale Amendola, dove è tuttora simbolo di eccellenza enogastronomica. L’ingresso di Carlo e della moglie Angela segna una svolta decisiva: la tradizione familiare si evolve, dando vita a un modello imprenditoriale innovativo, in cui qualità dei prodotti, attenzione artigianale e cura del cliente diventano i pilastri fondanti. Tra i prodotti di punta spicca L’Amaro Don Carlo, frutto di una ricetta segreta a base di erbe, spezie e mallo di noce, che ha conquistato premi e riconoscimenti a livello internazionale da parte di sommelier, esperti del settore e mixologist. Nel 2013 la coppia amplia ulteriormente il proprio raggio d’azione con il lancio del brand “Angela Caliendo”, dedicato alla creatività e all’eleganza nell’oggettistica e nelle bomboniere personalizzate. Un progetto che si è imposto per originalità e qualità, con servizi che spaziano dall’organizzazione di eventi alla cura di ogni momento di festa e relax, aggiungendo un tocco femminile e raffinato all’impresa familiare. Il talento di Angela Caliendo è stato recentemente premiato il 20 maggio a Roma, durante la cerimonia del Concorso Nazionale “Il Made in Italy in Vetrina”, organizzato dall’Associazione Vetrinisti & Visual Europei presso il Ministero delle Imprese e del Made in Italy. Al concorso sono stati presentati 615 progetti, dei quali 75 sono stati selezionati per la fase finale e 30 hanno ottenuto un riconoscimento nelle diverse categorie. Tra questi, la vetrina realizzata per Gargiulo Coloniali 1966 ha conquistato il suo meritato premio. La creazione raffigurava una donna in costume tricolore, interamente realizzato a mano con tecniche raffinate come carta pizzo e carta crespa, arricchita da volant di tulle, rose con pistilli Swarovski e cinturino di strass. Accanto all’abito, un omaggio al territorio con l’Amaro Donna Rosalba, una creazione a base di rucola della Piana del Sele IGP, un amaro dal gusto intenso e deciso ideale per chi ama i gusti forti, lanciato sul mercato già da qualche anno: “questo riconoscimento rappresenta il coronamento di 30 anni di impegno nella vetrinistica, una conferma delle cose positive fatte in tutto questo tempo – ha dichiarato Angela Caliendo visibilmente emozionata che ringraziava anche la maestra Maria Teresa Pelosi per il supporto”. La storia di Carlo Gargiulo e Angela Caliendo è un esempio luminoso di come tradizione, passione e visione possano coniugarsi per creare un’eccellenza imprenditoriale che onora il Sud Italia e rilancia con forza il Made in Italy nel futuro. Un percorso fatto di coraggio, creatività e radici profonde, che dimostra come l’identità territoriale possa trasformarsi in valore economico e culturale. Con prodotti propri, un’attività che valorizza il gusto di qualità e una carriera trentennale nella vetrinistica, Carlo Gargiulo e Angela Caliendo ci ricordano che innovare significa anche custodire e reinterpretare la propria storia. In un’epoca in cui l’autenticità è sempre più ricercata, la loro esperienza rappresenta un faro per le nuove generazioni di imprenditori del Mezzogiorno, capaci di sognare in grande senza mai dimenticare le proprie origini.

Giuseppe Sanfilippo