Eboli. Cecchi Paone al liceo Gallotta - Le Cronache Provincia
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Eboli. Cecchi Paone al liceo Gallotta

Eboli. Cecchi Paone al liceo Gallotta

Martedì 11 febbraio, nell’ambito della XVI giornata della questione meridionale e delle celebrazioni dell’anno Laviano 50°/80°/90°, si è svolto presso la sala conferenze Michele Siani del Liceo Scientifico Gallotta di Eboli un interessante incontro-dibattito con il noto giornalista e anchorman Alessandro Cecchi Paone. Questo evento era parte della rassegna di incontri letterari “A tu per tu con l’autore”, durante la quale Cecchi Paone ha presentato il suo ultimo libro, “Raimondo di Sangro di Sansevero – Dialogo sull’immortalità”, edito da De Nigris. Il convegno ha avuto un forte legame con il prestigioso Premio Carlo Levi 2025, che celebra l’opera “Cristo si è fermato a Eboli”. L’incontro è stato presentato e condotto da Flavio Pagano, scrittore e giornalista nonché vincitore della edizione 2024 del premio. Tra gli intervenuti, Rosaria Gaeta, presidente della Fondazione “Luigi Gaeta Centro studi Carlo Levi”, e il Sindaco di Eboli, Mario Conte, hanno dato il loro contributo al dibattito. La dirigente del Liceo, Anna Gina Mupo, ha aperto l’evento con i saluti istituzionali, sottolineando l’importanza di tali iniziative per la crescita culturale degli studenti. La partecipazione attiva dei ragazzi del liceo ha arricchito ulteriormente il dibattito grazie alle loro idee e interventi, che hanno dimostrato una notevole capacità di sintesi e rielaborazione dei contenuti discussi, favorendo un’efficace comunicazione verbale che ha ampliato il dibattito, rendendo l’incontro un momento significativo di scambio culturale. Il libro “Raimondo di Sangro di Sansevero” segue le tradizioni delle interviste impossibili già percorse da autori come Umberto Eco e Alberto Arbasino. In questo racconto, Cecchi Paone immagina un dialogo con Raimondo di Sangro, principe di San Severo, in un’esposizione piena di genialità, sospesa tra scienza e magia che gli consente di evocarlo e intervistarlo, favorito dal costante colloquio che lega, da decenni, Alessandro Cecchi Paone al Principe. Un testo che celebra, tra l’altro, la Cappella Sansevero, un gioiello del patrimonio artistico internazionale in cui il tempo sembra essersi fermato, un museo nobiliare che raccoglie le opere più suggestive al mondo. «Questo libro – dice Cecchi Paone – richiama la centralità della divulgazione scientifica, storica e culturale. Seguo il principe e la Cappella San Severo da decine di anni. Un testo dedicato a questo personaggio straordinario dell’illuminismo napoletano, il quale era una sorta di ‘Harry Potter’ del ‘700 che per 10 anni ha studiato dai gesuiti a Roma e vi ha imparato 7 lingue, fra le quali l’ebraico. Raimondo di Sangro di Sansevero imparò tutto quello che si poteva imparare. Saperi sia antichi che moderni e illuministici. La cappella che porta il suo nome, grazie anche alla cura che i discendenti gli hanno riservato, è un gioiello unico al mondo, incastonato nel cuore antico di Napoli», spiegava Alessandro Cecchi Paone. Un libro piccolo e veloce su questo principe napoletano del ‘700, un po’ mago e un po’ scienziato, che narra tutta una serie di segreti legati al personaggio, noto per il suo interesse per l’alchimia, la scienza e l’arte, famoso per le sue invenzioni e opere artistiche, tra cui il “Cristo Velato”. Cecchi Paone ha scelto di scrivere un’opera per esplorare gli aspetti affascinanti di questo personaggio, mettendo in luce i suoi segreti e la sua influenza nella storia della scienza e dell’arte. L’evento svolto al Liceo Scientifico di Eboli ha dato vita a una festa della cultura, dove il pubblico, affascinato da questa figura storica e dal suo lascito, ha partecipato attivamente al confronto. Gli studenti hanno avuto l’opportunità di esporre i loro concetti ispirati al pensiero di Raimondo di Sangro di Sansevero, dimostrando così la loro creatività e il loro impegno nella valorizzazione del sapere. «La partecipazione è stata entusiastica, favorita da un Alessandro Cecchi Paone che ha reso esaltante e ancor più interessante l’evento, mettendo in rilievo l’importanza della storia e della cultura nella formazione delle nuove generazioni», dicevano i presenti in sala. La festa della cultura al Liceo Gallotta ha così contribuito a rafforzare il legame tra il passato e il presente, stimolando la curiosità e l’interesse verso il sapere. Giuseppe Sanfilippo