di Arturo Calabrese
Pare si sia consumato un nuovo caso di malasanità ad Eboli. Protagonista, suo malgrado, di quella che sembra essere una tremenda storia è una donna di Agropoli, ricoverata nell’ospedale eburino per un intervento ortopedico. Lo denuncia lei stessa in un video, qui allegato con la dovuta censura, registrato proprio dal suo letto d’ospedale. Doveroso dire che oggi la malcapitata sta bene e che sta seguendo un percorso di riabilitazione dopo l’intervento di cui sopra, ma quanto accaduto l’ha di certo segnata nel corpo e nello spirito. Il marito della donna, anch’egli molto provato, ha deciso di non rimanere in silenzio ed ha scritto al direttore dell’Azienda Sanitaria Locale di Salerno, Gennaro Sosto, al quale ha denunciato cosa è successo. Il professionista pare abbia avviato un’indagine interna, anche perché sulla faccenda ci sono molti lati oscuri. «Tutto è cominciato dopo aver espletato i miei bisogni – racconta la donna, la quale, non potendosi alzare dal letto in seguito all’operazione e senza entrare nei dettagli, ha dovuto rimediare con il pannolone – uno degli infermieri che mi ha cambiato aveva il cellulare in mano e lo ha tenuto durante tutta la pulizia come se niente fosse. Finito il loro lavoro su di me, sono andati via ma non mi hanno lasciato il campanello da suonare in caso di bisogno. Ad un certo punto – dice – ho iniziato ad avere molto freddo e ho cercato di chiamare qualcuno, ma non avevo voce. Per richiamare l’attenzione di qualcuno ho preso una bottiglia che avevo con me, tra l’altro nemmeno piena, e l’ho lanciata verso la porta semi chiusa». Nessuno, a quanto pare, si è accorto di qualcosa. Il racconto poi continua: «Avevo bisogno di qualcuno e ho cercato intorno a me qualcosa che facesse rumore. Ho preso, quindi, il bastone utilizzato per la terapia e ho cominciato a batterlo dove potevo, ma il rumore non era abbastanza. Presa dalla disperazione – aggiunge la signora con la voce rotta dall’emozione e col fiato corto a causa del suo stato di salute non ottimale – ho trovato una forza che non credevo di riuscire ad avere e ho cominciato a urlare». Udite le urla, gli infermieri presenti si sono recati nella stanza della protagonista di questa assurda vicenda ed hanno negato tutto quanto dalla stessa asserito, e cioè l’assenza del campanello o la presenza della bottiglietta d’acqua. Ma c’è dell’altro: «Avevo chiesto un antidolorifico perché il dolore alla zona interessata era troppo forte – continua il racconto – mi hanno risposto che me lo avrebbero portato e mi sono fidata, ma non è arrivato alcun medicinale. Ho quindi premuto il campanello, che solo dopo le mie rimostranze mi hanno fornito, e, dopo averlo nuovamente staccato, mi hanno ribadito che sarebbero tornati. In questo momento ho paura perché continuo a tremare, continuo ad avere freddo». Il video prosegue con altri elementi: «Nessuno da stamattina mi ha misurato la pressione, ho l’emoglobina bassa e non posso sapere quale sia il mio piano terapeutico. Non ho vergogna a dire che mi sono bagnata col tè che stavo bevendo, sempre a causa delle mie condizioni di salute non ottimali. Ho chiesto all’infermiere di essere pulita, ma ho passato molto tempo bagnata per la bevanda che avevo accidentalmente versato». L’indagine interna dovrebbe ora essere avviata al fine di appurare come siano andate le cose.





