di Monica De Santis
Giulia Giardullo nel panni di Esterina, Daniela Giardullo nei panni dell’apprendista della sarta, Gaetano Romano nei panni di Jack, Matteo Pivetta nei panni di Gingillo, Gabriele Ragone nei panni di Peppiniello, Manolo Pivetta nei panni di Zio Alfredo, Lisa De Concilio nei panni di Lucia, Francesco Fimiani nei panni di Alberto, Antonella Sica nei panni di Ida, e Giuseppe Giardullo nei panni di Camillo. Sono loro gli undici protagonisti dello spettacolo andato in scena sabato scorso al Quadriportico di Santa Maria delle Grazie nell’ambito della rassegna Teatrando al Quadriportico. Diretti da Giovanna Memoli e Ciro Marigliano gli 11 componenti della compagnia ‘E Sceppacentrella, hanno proposto al numerosissimo pubblico che ha gremito la struttura la divertente commedia in due atti “M’Priesteme a’ muglierata”, scritta da Gaetano Di Maio e Nino Masiello, liberamente tratta da Carlo Guarino e portata in scena per la prima volta per la grande regia di Giuseppe De Martino. La commedia fu replicata per duecento serate e presentata in seguito a Parigi da un noto mimo, Jacques Fabri. L’ambientazione ha portato lo spettatore in una casa di montagna presa in affitto dalla famiglia Segafava per curare il capofamiglia Camillo affetto da esaurimento nervoso. Nella stessa casa è ospite l’amico Paolo con la consorte che, non avendo bagaglio con sé, chiede a Camillo in prestito tutto, proprio tutto. Dai vestiti alla macchina, dal letto al cibo, fino ad arrivare a chiedere in prestito la moglie Lucia, per onorare una promessa fatta ad un soldato in fin di vita. La sua richiesta sarà esaudita, per modo di dire, da un suo compagno d’armi a distanza d’alcuni anni. Tutti bravi, anzì bravissimi i componenti della compagnia salernitana, che si sono meritati gli applausi che il pubblico ha voluto attribuirgli. Tutti bravi, in special modo i più giovani, che al loro debutto, non hanno temuto l’ansia da palcoscenico e si sono comportati tutti come veri e propri attori professionisti.