di Pina Ferro
E’ residente in un comune della provincia di Salerno il 13enne che sarebbe stato vittima di atti sessuali da parte del sacerdote Livio Graziano, 50 anni residente a San Potito Ultra nell’Avellinese. Il religioso, fondatore di una cooperativa sociale per l’assistenza alle persone, soprattutto giovani, con problemi di depressione e disturbi dell’alimentazione è stato ammanettato ieri mattina.
Il provvedimento è stato firmato dal Giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Avellino su richiesta del Procuratore capo, Domenico Airoma. L’arresto è arrivato a conclusione di una attività investigativa avviata dopo la denuncia presentata dal padre di un ragazzo di tredici anni (difeso dagli avvocati Giovanni Falci e Sergio Maria Manzione), ospite della cooperativa da giugno a settembre scorsi, avrebbero accertato gli abusi. Nella denuncia i legali della famiglia del ragazzo ha presentato anche una folta documentazione ed elementi di prova a sostegno della gravissima accusa. regali, messaggi e tanto altro che il sacerdote avrebbe inviato al ragazzino. Il sacerdote, don Livio Graziano, 50 anni, non è alle dipendenze della Diocesi di Avellino ma e’ incardinato in quella di Aversa (Caserta). Dopo aver trascorso alcuni anni in ritiro spirituale presso il Santuario di Montevergine (Avellino), don Livio aprì ad Avellino un ufficio di consulenza nutrizionista e successivamente ha fondato la cooperativa sociale “Effatà, Apriti” con sedi in due comuni a pochi chilometri da Avellino. Tantissimi i giovani aiutati in questi anni, molti dei quali colpiti da disturbi alimentari anche gravi come obesità, anoressia e bulimia nervosa. La sua permanenza nella Diocesi irpina, come ricordano le cronache, e’ stata “contestata” a più riprese dall’allora Vescovo di Avellino, monsignor Francesco Marino, originario di Caserta come il sacerdote arrestato. Per la sua “intensa attività sociale e umanitaria” a don Livio è stato assegnato nel 2014 a Benevento il premio “Padre Pio da Pietrelcina”. Sconcerto anche in Rete, dove in molti conoscono don Livio Graziano e si sono detti attoniti dalla notizia. “Sebbene incardinato in questa Diocesi, da ormai molti anni, il sacerdote don Livio Graziano aveva intrapreso un suo percorso di attività personali che esulavano dalla vita e dalla pastorale di questa comunità ecclesiale”. Così in una nota la Diocesi di Aversa chiarisce la posizione del prete arrestato per abusi su minore nell’ambito di un’indagine della Procura di Avellino. “Esprimendo grande solidarietà e vicinanza a chi è stato vittima della violenza, la Diocesi attende con fiducia che l’azione investigativa dei competenti organi giudiziari faccia il suo corso e nella preghiera affida ogni fratello e sorella alla carità di Dio”, conclude il comunicato della Diocesi guidata da Angelo Spinillo.