Se n’è andato lasciando la famiglia e la città che sempre ha tanto amato: Salerno.
Gimmy, (in arte Jimmy) perché così veniva chiamato dagli amici, aveva avuto un dono dalla natura che lo aveva portato alle soglie dei grandi eventi canori. Un cantante di rarissima qualità, che amava anche cantare in lingua inglese, che fu definito dalla stampa non solo nazionale il Frank Sinatra nascente.
Partecipò con successo a varie manifestazioni nazionali e tra queste il concorso per voci nuove che lo avrebbe poi portato al festival di Sanremo. Gimmy Caravano in quella circostanza conobbe una tra le più apprezzate cantanti italiane, Milva, la rossa per eccellenza e fu con lei che Gimmy ebbe una storia finita su tutti i rotocalchi nazionali.
Gimmy Caravano e Milva: “In due per Sanremo”. Questo fu uno dei titoli pubblicati in pagina degli spettacoli dal Corriere della Sera, ma calcare il palcoscenico della città dei fiori fu solo una speranza, perché l’amore con la “rossa” ebbe una improvvisa interruzione.
Ma diciamoci la verità, il “Sinatra salernitano” aveva preferito al difficile mondo dello spettacolo il lavoro nella sua città. Guarda caso la tradizione canora è continuata nella sua famiglia visto che un figlio e nipoti sono divenuti I neri per caso. Neri per caso che un giorno si sono ritrovati sul palco di Sanremo, aggiudicandosi il primo premio della categoria giovani, dedicandolo proprio al loro Gimmy.
L’amore per il canto non è mai finito per Caravano. A Salerno ha sempre coltivato la sua passione, partecipando a decine di spettacoli e manifestazioni, uno dei questi lo vedeva protagonista-cantante in una rivista messa su da Franco De Ippolitis, l’indimenticato collega, e che vedeva al fianco di Gimmy, Franco Angrisano, Renato Tafuri, Mimmo Schiavone, Franco Adamo, Nino Forte, Nino Senatore ed altri artisti salernitani che hanno portato sempre in alto il nome di Salerno.
“Salerno con la scomparsa di Gimmy Caravano – ha commentato Alessandro Nisivoccia – perde un altro dei suoi figli migliori, che hanno dato a questa città lustro e amore. Lo stile di Gimmy era inconfondibile ed apprezzato. Abbiamo ballato tante volte accompagnati dalla delicatezza della sua voce e in quei balli giovanili sono nati anche tanti amori”.
Con Gimmy se ne va un altro tassello di quella Salerno che fu, semplice e serena, dedita al lavoro, alla famiglia e alle proprie passioni sane.
Al cordoglio di tutti gli amici si unisce quello che i suoi compagni di lavoro di una vita, Gli impiegati e i lavoratori tutti del porto di Salerno, dove Gimmy era un apprezzato contabile ed un punto di riferimento umano per tutti coloro che lo conoscevano e frequentavano.
Alla famiglia le nostre più sincere condoglianze.