di Andrea Pellegrino
È Michele Strianese il nuovo presidente della Provincia di Salerno. Rispettate tutte le previsioni della vigilia, il sindaco di San Valentino Torio sarà, per i prossimi quattro anni (salvo riforme nazionali), a capo dell’amministrazione provinciale di Salerno. Succede a Giuseppe Canfora, primo presidente della Provincia riformata ed attuale sindaco di Sarno. Il centrosinistra, dunque, prosegue il suo percorso a Palazzo Sant’Agostino. Non c’è l’atteso ribaltone del centrodestra che aveva candidato Roberto Monaco, primo cittadino di Campagna, che alle scorse amministrative, nel suo comune, aveva riconquistato la fascia tricolore battendo Andrea Lembo.
I RISULTATI
Strianese supera il 70 per cento e si afferma in quasi tutti i comuni della provincia di Salerno. In totale hanno votato 1462 amministratori comunali, circa il 73 per cento degli aventi diritto. «Una bellissima vittoria, del centrosinistra, del Pd e della coalizione che mi ha sostenuto – afferma il neo presidente Strianese – È una vittoria dell’area di governo regionale, del presidente De Luca: un progetto territoriale che parte dalla Regione, arriva alla Provincia e poi ai Comuni. Questo dato dimostra e rappresenta proprio questo».
CINQUE FRANCHI TIRATORI A SALERNO CITTA’
Così come due anni fa per l’elezione di Enzo Napoli al Consiglio provinciale, anche questa volta non sono mancati franchi tiratori in seno alla maggioranza consiliare. Otto i voti totali che ha conquistato il candidato di centrodestra Roberto Monaco. Una scheda, invece, è stata annullata. Secondo lo schema, Monaco avrebbe dovuto conquistare i soli voti del centrodestra. Dunque di Roberto Celano, Peppe Zitarosa, Ciro Russomando e Antonio Cammarota. A questi, si sono aggiunti i quattro in più che provengono direttamente dai gruppi consiliari di maggioranza. Confermata l’astensione al voto dei consiglieri comunale di opposizione Gianpaolo Lambiase e Dante Santoro che non si sono recati alle urne.
LA GIORNATA
Tutti a presidiare Palazzo Sant’Agostino. Una schiera di amministratori comunali giunti da tutta la provincia. Mancano gli elettori, estromessi dal voto ormai da più di quattro anni per effetto della legge Delrio. Tra tatticismi, incontri, sorrisi e strette di mano, la giornata di ieri è trascorsa davanti alla sede della Provincia di Salerno. In mattinata si vedono anche i big. Per la prima volta Franco Alfieri, capo della segreteria del governatore De Luca, non vota ma non si fa mancare una passeggiata tra i corridoi di Palazzo Sant’Ago
stino. Prima di lui, in «presidio», c’è stato anche il consigliere regionale Franco Picarone. Per Monaco arrivano i rappresentanti provinciali dei partiti: ci sono Enzo Fasano, coordinatore provinciale di Forza Italia, e Antonio Iannone, senatore di Fratelli d’Italia che «festeggia» anche la nomina nella commissione bicamerale antimafia. Nei seggi ci sono Imma Vietri, segretario provinciale di Fratelli d’Italia, e Cristian Santoro, segretario cittadino della Lega. La delegazione del partito di Salvini è composta anche da Mariano Falcone, segretario provinciale, e Luigi Cerciello. Ma fino a sera è un viavai di deputati, senatori e di rappresentanti politici. Per Giuseppe Canfora è l’ultimo giorno di lavoro in quel Palazzo. Arriva in tarda mattinata ed è accompagnato dal suo ex direttore generale Bruno Di Nesta. Il segretario provinciale del Pd, Enzo Luciano, raccoglie la pattuglia di consiglieri comunali del capoluogo ed intorno alle 11 con il sindaco Enzo Napoli, sono al terzo piano. Dalla sua stanza – confinante con l’aula consiliare – spunta anche Enzo Servalli, attuale consigliere provinciale (con delega all’ambiente), che fino all’ultimo aveva sperato nella candidatura alla presidenza. Alle 22,00 l’ufficializzazione della vittoria di Michele Strianese tra gli applausi dei suoi sostenitori.
I DATI SULL’AFFLUENZA E SULLE PREFERENZE
Su 1995 aventi diritto al voto, il totale dei voti espressi è stato di 1462, con una percentuale di votanti pari al 73,28%.
MICHELE STRIANESE – 59121 voti ponderati
ROBERTO MONACO – 24082 voti ponderati