Omicidio di Ciro D’Onofrio. E’ stata una notte movimentata per decine di personaggi noti alle forze dell’ordine che ruotano intorno al mondo degli stupefacenti. Sono state numerose le perquisizioni effettuate sia nel corso della notte che nella giornata di ieri e, secondo alcune indiscrezioni sono stati effettuati anche alcuni stub. Le perquisizioni pare siano state concentrate tra la zona orientale e quella collinare dove la vittima risiedeva. Al momento sulle indagini, coordinate dai magistrati Katia Cardillo e Marco Colamonici (Direzione distrettuale antimafia) vanno avanti nel massimo riserbo. L’indagine è affidata agli uomini della Squadra Mobile di Salerno, guidata da Lorena Cicciotti. Gli agenti sono comunque coadiuvati da tutte le forze dell’ordine. Al momento non viene esclusa nessuna pista anche se, la più accreditata sembra essere quella che conduce al mondo degli stupefacenti considerati anche i precedenti specifici dell’uomo. Ma, pare che si stia anche verificando se vi possano essere collegamenti ra l’omicidio di Ciro D’Onofrio e la gambizzazione di Gennaro Caracciolo, meglio noto come “il camoscio” avvenuta a Matierno nello scorso mese di aprile. L’uomo, fu solamente ferito ad una gamba. Probabilmente il colpo di pistola esploso in dire zion e di Caracciolo, attualmente detenuto, era solamente un avvertimento. Non è stato un avvertimento quello subito da Ciro D’Onofrio, anche egli residente a Matierno, nella tarda serata di domenica. Ovviamente l’eventuale legame tra i due episodi sono ancora tutti da provare. Si tratta di ipotesi al vaglio degli inquirenti che per ora non escludono nessuna pista. E, particolari importanti, potrebbero venir fuori anche dalla visione dei nastri delle telecamere a circuito chiuso presenti nell’area dove è avvenuto l’omicidio. Il killer potrebbe essere stato immortalato in qualche frame. Tre i colpi che hanno attinto il toracie del 35enne e che lo hanno portato alla morte quasi certamete a seguito di una rapida emorragia. Il killer lo ha sparato guardandolo negli occhi. Particolare questo che fa pensare che D’Onofrio conoscesse il suo assassino e che probabilmente con lui avesse fissato un appuntamento poco prima, ignaro, che stava cadendo in una trappola. Tre colpi, ma sicuramente solo uno è stato quello fatale. Tre colpi che potrebbero anche stare ad indicare che a premere il grilletto non sia stato un killer professionista. Nella giornata di ieri il medico legale Giovanni Zotti, nominato dalla Procura ha effettuato l’esame esterno della salma e tra mercoledì e giovedì dovrebbe procedere con l’esame necroscopico direttamente presso l’obitorio del cimitero di Brignano dove la salma è stata trasferita nella notte tra domenica e lunedi, al termine dei rilievi e dell’espletamento delle formalità di rito.
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