di Andrea Pellegrino
«Non capiamo perché Ferraro ci abbia coinvolto in questa storia. La compagnia ha scelto di non voler volare a Pontecagnano e noi ne prendiamo atto». Giancarlo Vitolo della Travel Before replica al presidente dello scalo aeroportuale di Pontecagnano in merito alla mancata partenza dei pellegrini diretti a Medjugorje da Pontecagnano. «Siamo stati tirati in ballo in questa vicenda, anche da parte del management dell’aeroporto di Pontecagnano – dice ancora Vitolo – Per quanto ci riguarda, abbiamo trasferito i pellegrini a Roma. Quanto alla compagnia, ha scelto per motivi tecnici di non lavorare con lo scalo di Salerno. Questo fa venire meno anche gli accordi estivi». Il tour operator salernitano, dunque, non esclude un “trasloco” a Napoli: «Siamo salernitani e vogliamo che lo scalo salernitano prenda il volo – continua Vitolo – ma ad oggi non ci sono le condizioni». Sono, infatti, due le compagnie che fino ad oggi hanno bocciato il “Costa d’Amalfi”. Oltre l’Aviro Air, che nero su bianco ha spiegato i motivi, anche la Carpatair avrebbe declinato l’invito. Problemi tecnici legati alla pista ma anche costi troppo elevati che le compagnie dovrebbero sostenere per decollare da Pontecagnano. L’Aviro Air, in particolare, avrebbe chiuso ogni possibilità di trattative dopo i due viaggi compiuti dal “Costa d’Amalfi”: in queste due occasioni (l’ultima è la trasferta dei tifosi della Salernitana a Trapani) avrebbe, dunque, verificato tutte le criticità, con particolare riferimento alla pista, non utilizzabile da quel tipo di aereo soprattutto nei mesi estivi. Si parla di “forti rischi per l’atterraggio”. Rischi che aumentano con le temperature alte. Ma non solo. Ci sarebbero anche degli aspetti logistici, oltre i costi, che vanno dal mancato personale che sappia parlare in inglese, al mancato svuotamento dei bagni. Insomma, a quanto pare, l’aeroporto salernitano, anche quest’anno, si dovrà accontentare dei voli privati. Per chi volesse prendere il volo, l’alternativa è Capodichino.