di Erika Noschese
Mentre il consiglio provinciale chiede rispetto per il presidente sospeso Franco Alfieri, rinviando ogni dichiarazione sul futuro dell’ente, il Pd provinciale si sta già organizzando. Nella giornata di giovedì, infatti, ci sarebbe stato un nuovo incontro presso la sede di via Manzo e all’ordine del giorno vi era proprio la riflessione sulla vicenda Alfieri e il futuro di Palazzo Sant’Agostino. Inevitabile una riflessione anche sulle elezioni di secondo livello con diversi nomi in campo. La maggioranza oggi ha a disposizione i sindaci Francesco Morra (Pellezzano), Giovanni De Simone (Vietri sul Mare), Martino D’Onofrio (Montecorvino Rovella) e Vincenzo Speranza (Laurito), e tutti avrebbero dato la loro disponibilità, se necessario. A questi si aggiungono due nomi fuori rosa: Giuseppe Lanzara, primo cittadino di Pontecagnano Faiano, e Paolo De Maio, sindaco di Nocera Inferiore. Tra le new entry che avrebbero dato la disponibilità a scendere in campo in caso di elezione anticipata c’è anche Fortunato Della Monica, sindaco di Cetara. Nomi che sono stati messi sul tavolo e che presto potrebbero essere coinvolti in un’attenta riflessione, ma come già ampiamente detto, in pole position ci sarebbe proprio Lanzara, che avrebbe già avviato un’interlocuzione con gli amministratori dei territori limitrofi per testare una loro disponibilità a sostenerlo, ottenendola. Tutto chiaramente è collegato ancora a Capaccio Paestum e alla giornata del 28 ottobre, quando ci sarà l’udienza di riesame per Franco Alfieri. Nella stessa giornata, i consiglieri comunali di Capaccio si riuniranno per approvare il piano di rientro; due giorni dopo, invece, il consiglio sarà chiamato all’approvazione del consolidato. Un passaggio importante, forse troppo, per un consiglio che ha perso la sua guida, sospeso dall’incarico dopo l’inchiesta della Procura di Salerno. Il destino di Palazzo di Città è legato a un filo, ma tutto dipenderà anche dall’esito del riesame e dalle decisioni di Alfieri che, in caso di risposta negativa, potrà decidere di rassegnare le dimissioni per alleggerire la sua posizione. Ciò non toglie un’eventuale decisione della maggioranza, o parte di essa, di fare un passo indietro dopo l’approvazione del piano di rientro per permettere poi al commissario di guidare il Comune fino alla prima data utile per il rinnovo al voto, con Alfieri fuori dai giochi ma consiglieri pronti a tornare nuovamente in campo con un candidato sindaco che dovrà essere individuato in poco tempo.