di Monica De Santis
L’aumento di disuguaglianze e povertà danneggia tutti e tutte. I dati sono sempre più allarmanti sul territorio nazionale, come quelli del territorio salernitano. Sempre più famiglie sono in difficoltà. Sempre più famiglie non sono in grado di pagare bollette, tasse e in alcuni casi, neanche fare la spesa. Una situazione drammatica, che sembra non migliorare, anzì destinata ad aumentare, anche a causa del conflitto in Ucraina che sta provocando aumenti vertiginosi ovunque. Aumenti di beni di prima necessità che erano in parte iniziati con l’emergenza sanitaria, ora diventati esorbitanti e che in molti temono non potranno ridursi con la fine della pandemia e del conflitto. Conseguenze? Tante famiglie ridotte al lastrico. A dare conferma della delicatezza del momento don Ciro Torre, della mensa dei poveri “Casa Nazareth” di Salerno. Lui da anni in prima linea per sostenere i più deboli, gli ultimi, ma anche e soprattutto i bisognosi, sa bene com’è la situazione in città e non nasconde la sua preoccupazione per l’aumento di persone che ogni giorno si reca da lui in cerca d’aiuto. La preoccupazione di don Ciro Torre è che quello che sta succedendo in questi giorni, rischia di lasciare delle ferite molto più profonde di quello che si pensa e difficilmente rimarginabili. Tante le persone, le famiglie che giorno dopo giorno, si recano presso la struttura di don Ciro per ritirare il cestino del pranzo che i volontari preparano… “Non possiamo accogliere nessuno all’interno della struttura da quando è iniziata la pandemia – racconta il sacerdote – quello che possiamo garantire per chi non ha un posto dove stare è solamente l’uso delle docce. Speriamo che l’emergenza finisca presto e che si possa tornare almeno in questo alla normalità”. Don Ciro spiega che da settimane si stanno rivolgendo a lui quelle famigle appartenenti a quelle categorie, che fino a qualche anno fa, erano considerate se non benestanti, quanto meno al sicuro economicamente… “Purtroppo la guerra in Ucraina è una guerra inutile – spiega don Ciro Torre – i problemi non si risolvono con la violenza, mai. Si risolvono con il dialogo, con il difficile dialogo. Però l’altra guerra ancora più profonda è l’aumento eccessivo di numeri di famiglie povere, qualcuno proprio sul lastrico per tutto quello che sta succedendo e che è successo. E quindi c’è bisogno del nostro aiuto. La Caritas diocesana sta facendo un ottimo lavoro, molto prezioso. E tutti quanti noi stiamo a nostra volta lavorando per sostenere e dare un po’ di dignità a queste persone, non per mortificarle ma per dare dignità e per risolvere anche qualche piccolo grande problema. – conclude ancora il sacerdote della mensa dei poveri Casa Nazareth – Certo non possiamo fare tanto, facciamo quello che è nelle nostre forze e nelle nostre possibilità. Sappiamo che non basta, ma è un inizio e ovviamente, ci auguriamo che presto si possi trovare una soluzione affinchè queste persone trovino un po’ di stabilità ed un po’ di serenità”.