di Pina Ferro
Divieto di fumo disatteso nell’azienda ospedaliera “San Giovanni di Dio e Ruggi d’Aragona” di Salerno. Come testimoniano le foto scattate percorrendo alcuni corridoi e salendo le rampe di scala per raggiungere alcune unità operative, non mancano cicche di sigarette spente sui davanzali o sulle scale. In questo caso il dito non può essere puntato contro la direzione del nosocomio bensì contro lo scarso livello di civiltà di taluni soggetti che quotidianamente frequentano la struttura per lavoro o per stare vicino ai propri cari ricoveratu per patologie più o meno gravi. Sicuramente, oltre alla civiltà manca anche la sensibilità per capire che ci si trova in una struttura ospedaliera dove il fumo passivo può creare problemi seri ai pazienti già costretti a fare i conti con il loro precario stato di salute. Eppure, basterebbe uscire su un balcone o semplicemete attendere di essere fuori dalla struttura per accendersi la sigaretta. In alcuni casi, quando ai trasgressori è stato fatto notare che si trovavano in un luogo di cura , non è mancato chi si è mostrato quasi indignato dell’appunto che gli era stato mosso. Ha spento si la sigaretta ma con disappunto. Forse non basta sapere che nei luoghi di cura e dunque negli ospedali vige il divieto di fumo, forse abbiamo bisogno di chi ci sorveglia affinchè tale regola venga rispettata.