Nuova perizia per Domenico Diele, l’attore trentenne accusato di omicidio stradale. Ieri era prevista la sentenza, ma il
giudice per le udienze preliminari Piero Indinnimeo, al termine dell’udienza ha dispostonuovi accertamenti. Con il provvedimento, letto alle parti processuali intorno alle 15.30, il Gup ha nominato l’ingegnere Alessandro Lima e il medico legale Antonello Crisci. I motivi di tale decisione li ha spiegati, all’esterno del palazzo di giustizia, l’avvocato della famiglia di Ilaria Dilillo, la 48enne che morì nella notte tra il 23 e il 24 giugno dello scorso anno, dopo essere stata tamponata e travolta in autostrada all’altezza dello svincolo di Montecorvino Pugliano. “Per valutare le condizioni di Diele al momento dell’incidente dal punto di vista psicofisico – spiega l’avvocato Michele Tedesco – il giudice ha ritenuto di dover nominare un collegio di periti, un medico legale psichiatra per quanto riguarda l’aspetto tossicologico e quindi la capacità al momento dell’incidente per quanto riguarda l’aggravante del comma 2 dell’articolo 589 bis, cioè il fatto dell’alterazione psicofisica da sostanze stupefacenti e poi un ingegnere per quel che riguarda i tempi di reazione di Diele al momento dell’incidente. Qui c’è un dato che secondo il consulente della Procura, Mirabelli, è di 2,17. Diele avrebbe frenato due secondi e 17 dopo l’impatto, quindi non si sarebbe accorto neanche dopo l’impatto. E questo potrebbe avere un’incidenza se fosse dimostrato dal punto di vista della capacità psicofisica al momento dell’incidente. E invece ci sono i consulenti della difesa che sostengono il contrario. Il giudice ha deciso di nominare un perito”. Poi un commento sulla norma, che secondo l’avvocato “e’ fatta male” in quanto “non fa un’equazione matematica tra assunzione di droga uguale alterazione psicofisica. Mentre per l’aspetto da intossicazione da alcol c’è l’etilometro che può dare il famoso 1,50 come spartiacque, per quel che riguarda lo stato di alterazione psicofisica da sostanze stupe- facenti la richiesta di valutazione è caso per caso. Questo è il problema. Dover valutare caso per caso l’alterazione”. Ed e’ proprio per questo motivo che il gup Indinnimeo “ha ritenuto di dover fare la perizia”. Intanto, il prossimo 12 marzo ci sarà il conferimento dell’incarico. “. Insieme con l’avvocato, era presente il padre di Ilaria, Nicola Dilillo che, ai cronisti che chiedevano un commento, ha risposto: “Non commentiamo perche’ non c’e’ una sentenza. Aspettiamo pazientemente l’esito di queste analisi”. Fuori dal Trinbunale le amiche di Ilaria hanno gridato la loro rabbia e annunciato una petizione per pene severe.