di Erika Noschese
«Non percepiamo lo stipendio dal mese di giugno». A lanciare il grido d’allarme i lavoratori del Lotto 6, appartenenti al consorzio Manital che ieri mattina hanno protestato dapprima sotto Palazzo Sant’Agostino e poi sotto la prefettura per denunciare le «gravi inadempienze» del Manital, a cui fanno capo le consorziate che gestiscono il servizio di pulizia all’interno delle scuole salernitane. Si tratta, di fatti, degli addetti alle pulizie Scuole (Ex Lsu e Appalti Storici), appartenenti alle cooperative a cui è stato esternalizzato il servizio. Su delega del presidente della Provincia Michele Strianese, la sindacalista della Cgil di Salerno Mariarosaria Nappa ha incontrato il consigliere provinciale Sagarese, il consigliere comunale Gianpaolo Lambiase e il presidente del consiglio comunale Alessandro Ferrara. «Abbiamo espresso tutte le problematiche che riguardano questa questione e abbiamo ricevuto l’impegno, da parte dell’assessore Sagarese, a portare questa questione nella riunione dei capigruppo – ha dichiarato la Nappa – Questo documento in cui si sostiene la nostra vertenza e si è sensibili alla situazione in atto verrà inviato anche alla prefettura di Salerno e al Miur». Dopo l’incontro a Palazzo Sant’Agostino, i circa 400 lavoratori salernitani, senza stipendio da quasi sei mesi, hanno incontrato il vice prefetto Amendola che, dal canto suo, si è preso l’impegno a sostenere la vertenza dei lavoratori del Lotto 6, chiedendo – tra le altre cose – al prefetto di istituire un tavolo condiviso con Provincia, Regione, Comune, Miur provinciale e regionale, chiedendo anche la partecipazione dei parlamentari salernitani a cui gli addetti alle pulizie hanno lanciato un appello «affinché si rendano conto della situazione esplosiva», ha spiegato la sindacalista. Di fatti, il consorzio Manital versa in uno stato di crisi industriale e, in tutta Italia, sono previsti quattro giorni di mobilitazione a supporto della vertenza che coinvolge i 16mila lavoratrici e lavoratori degli Appalti Scuole (Ex Lsu e Appalti Storici), addetti ai servizi di pulizia, ausiliariato e decoro nelle scuole statali italiane. Per questo servizio, infatti, è prevista l’internalizzazione, dal 1° gennaio 2020, ma il ritardo dell’uscita del Decreto attuativo rischia di trasformarsi in una vera emergenza sociale in mancanza di garanzie occupazionali per tutta la platea di lavoratori coinvolti, prevalentemente donne. Inoltre la bozza di Decreto Interministeriale ad oggi prevede 11.236 assunzioni dirette, paventando dunque una perdita occupazionale per 5mila lavoratori. Oltre alla liquidazione degli stipendi sospesi, il sindacato della Cgil Salerno chiede che nessuno delle lavoratrici e lavoratori resti escluso dalle assunzioni. La Provincia di Salerno, che di fatto non ha competenze sulla questione, ieri ha comunque voluto incontrare una delegazione di sindacalisti in rappresentanza delle lavoratrici e dei lavoratori per portare loro solidarietà e vicinanza in questo percorso di crisi lavorativa, e per cercare di individuare soluzioni idonee a dare continuità al servizio di pulizia nelle scuole e ad assicurare la tutela dell’occupazione e del reddito delle lavoratrici e dei lavoratori, perché nessuno rimanga escluso. Il consigliere provinciale delegato all’Edilizia Edilizia, Antonio Sagarese, ha ascoltato le istanze dei lavoratori. Dall’incontro è uscita la proposta condivisa di sollecitare un tavolo congiunto composto da Provincia di Salerno, Comune di Salerno, Prefettura, Regione Campania che segua la tematica in stretta sinergia con i parlamentari del territorio, al fine di poter dare risposte anche ai 5000 lavoratrici e lavoratori che rischiano di rimanere senza reddito e occupazione.