La legittima difesa, provvedimento della Lega, ha avuto il via libera in prima lettura al Senato con 195 voti favorevoli, 52 contrari e un astenuto e ora passa alla Camera. Uno dei cardini della legge è l’articolo 1 che modifica l’articolo 52 del codice penale e introduce la parola “sempre”. Quindi la legittima difesa, di fatto, è sempre presunta, ovvero si riconosce sempre – nei casi dettati dalla legge – la proporzione tra offesa e difesa. Il testo della riforma targata Lega riconosce “sempre” la sussistenza della proporzionalità tra offesa e difesa “se taluno legittimamente presente nell’abitazione altrui, o in un altro luogo di privata dimora, o nelle appartenenze di essi”, “usa un’arma legittimamente detenuta o altro mezzo idoneo al fine di difendere la propria o la altrui incolumità, i beni propri o altrui, quando non vi è desistenza e vi è pericolo di aggressione”. Non solo. L’articolo 1 del ddl allarga anche le situazioni in cui viene esclusa la punibilità e affinchè scatti la legittima difesa non è necessario che il ladro abbia un’arma in mano, bensì è sufficiente la sola minaccia di utilizzare un’arma. Un testo che allarma l’Associazione nazionale magistrati, come più volte sottolineato dal presidente Minisci. La norma – voluta dalla Lega con l’appoggio dei 5Stelle – è stata votata anche da Forza Italia e Fratelli d’Italia. Il Pd – che già nel 2017 aveva presentato un disegno di legge di riforma della legittima difesa, ha deciso di votare a favore dell’articolo 2 che esclude la punibilità di chi ha agito per la salvaguardia della propria o altrui incolumità “in condizioni di grave turbamento, derivante dalla situazione di pericolo in atto”. Si è astenuta la dem Anna Rossomando, vicepresidente del Senato. Contrari invece i parlamentari di Leu.
PIÙ CARCERE PER CHI VIOLA IL DOMICILIO
Aumento della pena per chi viola il domicilio, che con l’aggravante rischia fino a 6 anni di carcere. Al momento, il Codice penale prevede una pena da sei mesi a tre anni di carcere. Il nuovo ddl approvato a Palazzo Madama, invece, fa crescere la pena nel minimo (si passa a un anno) e nel massimo (quattro anni). Per coloro che commettono il fatto con “violenza sulle cose, alle persone” o armati la pena va da due a sei anni.
GELMINI, ORA VOGLIAMO INVERSIONE ONERE PROVA
Forza Italia ha votato favorevolmente al disegno di legge per riformare la Legittima Difesa. E’ una nostra battaglia, una mia battaglia personale che porto avanti da anni in Parlamento. Ma adesso, nel passaggio del provvedimento alla Camera, vogliamo che venga sancito in modo chiaro ed incontrovertibile un vero e proprio diritto alla Difesa, con l’inversione dell’onere della prova. Lo ripetiamo con forza e determinazione: non e’ accettabile che chi venga aggredito debba anche dimostrare la necessita’ e la proporzione della sua reazione, della sua Legittima Difesa. Scriviamo una legge che sia veramente, senza alcuna ambiguita’, dalla parte dei cittadini e delle vittime”. Lo afferma Mariastella Gelmini, capogruppo di Forza Italia alla Camera.