“La Dieta Mediterranea è il nostro patrimonio”. Con queste parole, il presidente dell’Ente Parco Nazionale del Cilento, Vallo di Diano e Alburni Giuseppe Coccorullo parla del concetto sul quale anche il governo sta molto investendo e la prima giornata del Made in Italy, tenutasi a Paestum e a Pollica, ne è viva e concreta testimonianza.
«Quella del Made in Italy è una bellissima iniziativa per la quale ringraziamo il governo nazionale e i vari ministri che si sono impegnati per la realizzazione di questo evento – le sue parole – al centro della celebrazione c’è ovviamente la Dieta Mediterranea, un nostro patrimonio unico che ci rende orgogliosi e famosi in tutto il mondo. È la dimostrazione di un impegno vero sul territorio da parte degli organi governativi romani che grazie anche ad esponenti come il viceministro Edmondo Cirielli sono sempre più vicini a questa parte d’Italia. Sono convinto che in sinergia con il governo si possa fare un grande lavoro con i ministeri di agricoltura e sanità per preservare questo riconoscimento e questo stile di vita alimentare, ma anche per dare valore al territorio». La Dieta Mediterranea, oltre ad essere un regime alimentare ben preciso e congeniato, è anche un insieme di fattori tipici del meridione d’Italia come le coltivazioni, le produzioni di olio e vino, la pesca sostenibile, l’agricoltura naturale senza utilizzo di sostanza chimiche e soprattutto uno stile di vita sano che permette a tanti cilentani di vivere a lungo e in salute.
«Oggi i riconoscimenti sono belli – aggiunge il presidente Coccorullo – ma sono belli anche quando si riesce a difenderli e a mettere a terra valore al territorio. Abbiamo tante aziende agricole che purtroppo hanno chiuso in particolare nelle aree interne ed è quindi anche per esse che si deve fare qualcosa. Facendo la giusta promozione dei prodotti che compongono la Dieta Mediterranea possiamo fare davvero un ottimo lavoro».
Tra gli obiettivi del governo e del Parco Nazionale del Cilento, Vallo di Diano e Alburni, obiettivo tra l’altro spesso annunciato dal presidente Giuseppe Coccorullo, c’è il portare la Dieta Mediterranea nelle scuole. Quanto fatto fino a dora è sicuramente importante, ma non basta e dunque esse deve entrare nei programmi didattici come vero e proprio insegnamento esattamente come si fa con l’italiano e la matematica e non più intendendola soltanto all’interno di una progettazione. È proprio la caratteristica della dieta di non essere soltanto un modo di mangiare, ma una filosofia di vita ampia e che tocca vari aspetti del proprio essere, che permette di farla diventare una materia di studio durante la quale analizzare tutti i molteplici aspetti e le sfaccettature di un concetto complesso. Questo progetto può essere una ulteriore possibilità e potenzialità di sviluppo per il territorio.