di Adriano Rescigno
di Adriano Rescigno Con lo stabilimento battipagliese della Treofan adesso in mano all’imprenditore Antonio Foresti, patron della “Jcoplastic”, si chiude una battaglia durata 15 mesi da parte dei 51 impiegati che finalemente potranno raccontare di aver vinto e salvato il posto di lavoro. Ha raccogliere i frutti della promessa fatta agli impiegati, ieri pomeriggio nell’impianto c’era il ministro degli Esteri Lugi Di Maio insieme a tutto lo stato maggiore del Movimento Salernitano. Iovino, Bilotti, Adelizzi, Cammarano, Villani, Provenza, tutti al seguito dell’ex capo politico del Movimento che sulle regionali in vista non ha dichiarato nulla asserendo proprio che: «Rimango in silenzio, è il vantaggio di non essere più il capo politico». Ritornando alla vicenda Treofan, tra una salvietta ed una bottiglina di Amuchina, l’ex ministro dell’economia: «Ringrazio l’investitore e faccio i complimenti ai lavoratori perché questa è una battaglia vinta dai lavoratori e dai loro rappresentanti. E’ una buona notizia perché c’era un’azienda che stava per chiudere, che volevano abbandonare a se stessa, lavoratori licenziati, lavoratori che si sono messi insieme, si sono fatti sentire, sono venuti al ministero dello sviluppo economico e hanno vinto in quindici mesi una battaglia, trovando un investitore del territorio che ha creduto in loro e sta credendo in loro. Questo è un messaggio fondamentale per il lavoro che dovevano fare». Nell’intervento dunque l’ex capo politico del Movimento: «Il rilancio passa anche per i contatti internazionali e, perciò, come ministro degli Esteri, per quanto qualcuno mi percepisca impegnato all’estero, in realtà, continuo a guardare al nostro territorio e, in particolare, quello più in difficoltà che è il Sud come l’oggetto di ogni politica che porto avanti». Prima di lasciare lo stabilimento industriale, un anziano signore ha consegnato nelle mani del ministro degli Esteri una salvietta igienizzante per le mani che Di Maio ha apprezzato e subito usato dopo aver concesso decine di selfie ad impiegati e militanti accorsi a salutarlo ed a congratularsi per quanto ha fatto al fine di salvare il destino dei 51 dipendenti e di cinquantuno famiglie. «Abbiamo lottato insieme ai dipendenti – dice l’onorevole regionale Cammarano – una battaglia portata avanti non da tutti, una vertenza locale al ministero, non è da tutti. Battipaglia è un territorio complesso da un punto di vista ambientale e lavorativo. Una perdita così importante non ci voleva, ce l’abbiamo fatta».
Francesca Giordano, dipendente ex Treofan: «E’ stata scritta una pagina di storia grazie alla sinergia delle istituzioni»
«Un giorno di vittoria, per noi è un inizio decisamente più positivo rispetto a qualche mese fa». Così Francesca Giordano dopo l’incontro con il ministro degli Esteri Di Maio e la conclusione definitiva dell’odissea che ha coinvolto 51 dipendenti battipagliesi. «Voglio ricordare che la nostra lotta è durata 14 mesi, ma siamo contentissimi, oggi è stata scritta una pagina di storia grazie alla sinergia di tutte le istituzioni che ci sono state vicino, alle organizzazioni sindacali che hanno fatto si che questo giorno divenisse realtà». Futuro roseo nel segno della dignità e del lavoro dunque per Francesca che parla a nome di tutti i dipendenti coinvolti nella vicenda: «Ora ci attendono tutte le trattative con il nuovo imprenditore quindi in bocca al lupo a noi lavoratori ed in bocca al lupo alla nuova proprietà».
Cosimo Adelizzi: «Abbiamo mantenuto l’impegno preso con i lavoratori»
Insieme a tutto lo stato maggiore del Movimento 5 Stelle salernitano anche l’onorevole Cosimo Adelizzi che dinanzi ai cancelli dello stabilimento battipagliese ha condotto la battaglia per l’occupazione insieme ai 51 dipendenti sui quali pendeva la spada di Damocle di un futuro senza impiego scongiurato grazie alle trattative al Mise ed all’impegno dell’ora ministro degli Esteri Di Maio, il quale ha fatto si che divenisse realtà l’avvicendamento alla proprietà dello stabilimento, adesso in mano al manager bergamasco, Antonio Foresti, il patron della “Jcoplastic”. «Oggi è un giorno bellissimo – dice Adelizzi – che aspettavo da tanto tempo, fin dai primi giorni quando dinanzi a questi cancelli i lavoratori e lavoratrici aspettavano di essere ascoltati e tutelare i propri sacrosanti diritti». «Ce l’abbiamo fatta – trionfa l’onorevole – abbiamo mantenuto la parola data con il nostro impegno . E’ un giorno importante per Battipaglia, per la Piana del Sele e del Sud Italia».
Nicola Provenza: «Il merito va agli operai che ci hanno creduto fortemente»
Dignità e lavoro le parole del giorno dunque. «Soprattutto lavoro – commenta l’onorevole Nicola Provenza – non a caso nelle priorità dell’agenda del Movimento c’è il recupero della dignità del lavoro. Penso che questa vertenza proprio per lo sviluppo che ha avuto, rappresenta un segnale di fiducia per tanti lavoratori. L’impegno del governo garantito qui a Battipaglia dal ministro Di Maio, ha trovato sponda in maestranze che hanno fatto valere il loro attaccamento all’azienda e produzione. Il merito va principalmente a loro che ci hanno creduto fortemente – conclude Provenza – nel poter raccontare una storia importante, di lavoro, dignità, prospettiva economica insieme agli imprenditori locali che in questo momento provano ad investire e rilanciare lavoro anche in Campania e soprattutto nella provincia di Salerno».
Anna Bilotti: «Finalmente è stata scritta la fine ad una vera e propria Odissea»
Tutto risolto dunque nei locali dello stabilimento della Treofan a Battipaglia, ora sotto con le trattative con la nuova proprietà ma soddisfazione e fiducia vengono espresse dalla senatrice Anna Bilotti. «Oggi è un giorno di festa – dice – Questi lavoratori che fin dal primo momento hanno dimostrato attaccamento verso il proprio posto e luogo di lavoro dove trascorrevano le giornate impegnandosi quotidianamente, hanno visto finalmente la reindustrializzazione dello stabilimento». «Noi del Movimento siamo contentissimi – conclude la Bilotti – di aver ulteriormente dimostrato il nostro impegno per i cittadini ed i lavoratori e l’accoglienza che ci è stata riservata dimostra che quella che stiamo percorrendo è la strada giusta a difesa dei lavoratori e del lavoro in una regione dove è difficile fare impresa».