Dg Ruggi Salerno, pronto soccorso più affollato Sud - Le Cronache Ultimora
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Dg Ruggi Salerno, pronto soccorso più affollato Sud

Dg Ruggi Salerno, pronto soccorso  più affollato Sud

“Provo rabbia per la rappresentazione che e’ stata data nel corso della trasmissione ‘Far West’ della nostra azienda. Intendo rivendicare l’onorabilita’ mia e di tutti i 4mila dipendenti del Ruggi che tutti i giorni, con professionalita’, impegno, dedizione, abnegazione, tutelano la salute dell’intero territorio provinciale”. A dirlo, il direttore generale dell’azienda ospedaliero-universitaria San Giovanni di Dio e Ruggi d’Aragona di Salerno, Vincenzo D’Amato. Il manager cita dati e numeri, a cominciare da quelli del pronto soccorso dell’azienda ospedaliera. Che, “nel 2024, secondo i dati Emur, ha avuto oltre 170mila accessi. Il pronto soccorso (del solo plesso, ndr) Ruggi ha avuto 78mila accessi; la media giornaliera al Ruggi e’ di oltre 200 accessi al giorno, ma in alcuni periodi dell’anno arriviamo a superare i 250 in media. La media di accessi dell’azienda e’ di 350 al giorno. Il Ruggi fa molti piu’ accessi del piu’ grande ospedale del Mezzogiorno d’Italia, che e’ il Cardarelli, in pronto soccorso”. Per D’Amato, e’ perche’ “la sanita’ territoriale non esiste, l’assistenza territoriale non esiste, si allunga la vita media, aumentano le cronicita’, i pazienti con un problema di salute oggi vanno al pronto soccorso. Poi, c’e’ la fuga dei medici dai pronto soccorso di Italia. Noi continuiamo a fare i concorsi per il pronto soccorso per la dirigenza medica che non hanno risultati, non reclutiamo praticamente nessuno”. “Auspichiamo da tempo un provvedimento legislativo o contrattuale di respiro nazionale che renda la professione medica in genere, ma quella di taluni reparti in particolare quella del pronto soccorso, piu’ appetibile. L’individuazione di soluzioni e’ inderogabile, non possiamo piu’ aspettare – aggiunge – che il Ruggi di Salerno sia sovraffollato e’ un dato di fatto. Con quegli accessi, si puo’ avere un pronto soccorso con spazi adeguati? Ci possono essere, in queste condizioni, medici numericamente adeguati? Pero’, lo dico assieme a tanti pazienti che con me dicono: ‘Grazie Ruggi’. Perche’ meno male che il Ruggi c’e’ perche’ questi pazienti, 170mila, su questo territorio, hanno una risposta che altrimenti non avrebbero. Io voglio le ispezioni. Devono arrivare e devono arrivare presto, prima che io lasci il mio incarico”