Pina Ferro
Lega un lenzuolo a mo’ di cappio ad una sbarra della cella e tenta il suicidio. Il peggio è stato evitato grazie al tempestivo intervento degli uomini della Polizia penitenziaria in servizio nella casa circondariale di Fuorni. Il fatto è accaduto intorno alle 22.30 di mercoledì. Un detenuto, italiano, ristretto nel reparto comune si è legato un nodo rudimentale al collo, preparato con un lenzuolo che aveva fissato al cancello della cella, per poi lasciarsi cadere su se stesso. «L’intervento tempestivo della Polizia Penitenziaria – ha sottolineato il segretario provinciale Uil Pa Polizia Penitenziaria Daniele Giacomaniello (nella foto) – è stato determinante per salvare la vita al detenuto. Questo episodio continua il sindacalista, dovrebbe far riflettere attentamente gli organi regionali e centrali, in merito a tutte le iniziative che la UIL nel tempo ha posto in essere nei confronti dell’Amm.ne Penitenziaria per garantire più sicurezza sui posti di lavoro, soprattutto in termini di risorse umane, perché l’automatismo, la tecnologia, possono migliorare l’attività lavorativa, ma sicuramente, non possono sostituire l’uomo, che in questo ambito, è fondamentale visto che si gestiscono persone. L’episodio è la prova provata che se non fosse stato per l’agente di sezione, che in quel momento copriva più postazioni di servizio, ma è stato comunque scaltro e attento nel percepire uno strano rumore, tanto da indurlo ad effettuare un ulteriore giro di controllo, evidentemente oggi avremmo parlato di un ennesimo suicidio in carcere da aggiungere alle statistiche».