di Brigida Vicinanza
Una corda che non si spezza. Il tira e molla tra proprietà Pisano e comitati pare non arrestarsi. Non bastano i controlli “straordinari” dell’Arpac a risolvere una situazione che va avanti da troppo. Anzi, probabilmente anche questi ultimi diventano oggetto di protesta da parte dei residenti e del Presidio permanente in particolare. “Da oggi (ieri per chi legge) siamo tornati a respirare ancora di più aria cattiva, ma non solo per le emissioni. Ma le polveri che arrivano nelle nostre abitazioni sono aumentate”. E’ forte e chiara la denuncia di Martina Arraffa, che ritorna sul campo di battaglia. “Hanno aspettato che i rilievi Arpac terminassero per riaccendere a pieno regime i forni. Hanno utilizzato i forni al minimo utile durante tutti i rilievi”. La Marraffa rimane comunque della convinzione che i rilievi così già preannunciati non sono serviti e che quindi i Pisano hanno potuto “mascherare” la realtà delle cose: “Ci auguriamo che i rilievi ci diano ragione, nonostante pare stiano facendo di tutto per dare mano forte alla proprietà dell’opificio. A questo punto temiamo il peggio, ma noi così non possiamo andare avanti, siamo arrivati a un livello di sopportazione che supera il limite. Non si possono comunque affidare a controlli già preannunciati”. Intanto dal presidio permanente fanno sapere che scriveranno nuovamente alla Procura con delle nuove segnalazioni in cui allegheranno foto e video degli ultimi giorni, ovvero quelli conseguenti ai controlli dell’agenzia regionale per la protezione ambientale. Anche dal comitato salute e vita continua la protesta. E’ organizzata per domani infatti una raccolta firme all’interno della chiesa Santa Maria dei Greci, per un nuovo esposto alla Procura, che riguarderà i miasmi che vanno dai giorni 10 al 30 agosto: “I giorni che vanno dal 10 agosto al 30 agosto le molestie relative ai miasmi e alle polveri nere metalliche sono state una costante della nostra quotidianità, pertanto tutti potranno firmarlo anche chi ha firmato la prima denuncia, per questo si rende necessario questo ulteriore esposto per far conoscere ai Magistrati la verità su tutto ciò che continuiamo a subire”, dichiara il presidente Forte. Si attendono comunque tra oggi e domani i risultati dei rilievi effettuati a forni accesi, sulle emissioni atmosferiche. Tutti col fiato sospeso quindi, a partire dagli operai, che attendono ancora risposte certe sul proprio futuro lavorativo, ma soprattutto tra i residenti che oramai di fiato sospeso vivono quotidianamente.