Democrazia-idioziaAlfieri può stare sereno - Le Cronache
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Democrazia-idioziaAlfieri può stare sereno

Democrazia-idioziaAlfieri può stare sereno

di Salvatore Memoli
Ha fatto molto discutere l’affermazione di Franco Alfieri sul valore di certa democrazia che fa rima con idiozia. Non sbaglia Alfieri a dichiarare quanto diventa difficile, impeditiva, un’idea di partecipazione forzatamente inclusiva. La democrazia non è un totalitarismo, uno stare tutti da una sola parte, anche se non consenzienti e nemmeno liberi di avere un’idea diversa da altro gruppo sociale. Sono sicuro che Alfieri non intendeva fare affermazioni apodittiche o non voleva concorrere a definire nuovi concetti sociali e filosofici della politica. Alfieri è un uomo fattivo, uno che sta sui problemi per tre quarti della sua giornata. Esamina, studia, corregge, cerca soluzioni e miglioramenti e, cosa insolita, cerca finanziamenti per realizzare i suoi progetti. Tutto alla luce del sole e fatto con un imprenditorialità che esalta il suo ruolo politico ed il risultato, con la formula massimo sforzo e miglior risultato. Anno dopo anno si è costruito un ruolo dinamico, molto diverso dalla staticità di amministratori che fanno quello che possono. Alfieri le studia tutte, cerca un miglioramento generale dei territori, inquadra i fattori che concorrono al successo e stimola alla partecipazione. Alfieri non si occupa di fritture, non ha mai avuto pescherie o ristoranti. La sua comunità di Agropoli vive di turismo e balneazione, caratteristiche a cui ha aggiunto visioni ampie ed intelligenti di valorizzazione del territorio, come è avvenuto per il Castello Aragonese, diventato un gioiello di Agropoli che attira visitatori.
La visione politica di Alfieri se è ampia e dettagliata lo si deve al tempo che egli dedica alla politica. Si occupa di esaltare tutte le eccellenze del suo territorio e lo fa bene! Per questo la gente gli vuole bene e lo segue. Per questo il suo leader di riferimento, stretto nella morsa del risultato elettorale, si affidava alla sua naturale capacità aggregativa per far crescere i consensi.
Ne è nata una letteratura satirica della politica della frittura di pesce. Volgare e senza risultato per l’opposizione! Mentre altri ridono, Alfieri come un carro armato va avanti, incassa risultato, allarga il consenso e la stima.
L’idea di una viabilità nuova, alternativa o aggiuntiva, per la Piana del Sele è l’uovo di Colombo. Tutti avrebbero dovuto pensare a ciò, nessuno lo ha fatto! Attraverso un intelligente, puntiglioso e fruttuoso, sistema aggregativo, Alfieri ha messo insieme gli amministratori comunali del territorio e con questa forza propone progetti condivisi.
Ai suoi progetti deve essere data l’attenzione giusta, quella positiva e non invalidante, di chi ha diritto democratico alla parola ed alle decisioni, non ricerca di aggiungere pesi, paralizzare idee progettuali e forze in campo. In questo senso ha ragione di definire idiozia una forma presunta di partecipazione democratica di alcune aree politiche o personaggi animati dal rimorso di non avere idee e di non saper partecipare, se non distruggendo il giocattolo altrui, con argomenti apparentemente democratici di partecipazione che in realtà sono imboscate, adunate sediziose ed iniziative per far fallire l’uomo in vista. Voi la chiamate democrazia? Più che idiozia questa è antica arte per fermare la democrazia, quella del fare, del risultato, della realizzazione di obiettivi che aiutano a crescere il territorio.
Alfieri può stare sereno, anche se non gli sarà riconosciuto in positivo, la sua idea di democrazia-idiozia è l’antico nemico che si nasconde nella contrapposizione gratuita, nell’invidia per gli altri che sanno fare, per chi ci mette la faccia. Tutto questo però nasconde il recondito desiderio che l’avversario è un nemico da fermare o da abbattere. Idiozia, appunto!