SALERNO – Pronto, mister Rossi? «Si sono Delio ma chi parla?». Dall’altra parte del filo un allenatore che è stato un’icona del calcio salernitano come Delio Rossi e che a tre giorni dalla sfida dell’Olimpico tra Lazio e Salernitana abbiamo voluto chiamare per avere le sue impressioni sotto la duplice veste di doppio ex. Infatti è stato l’allenatore che ha guidato la Salernitana in serie A nella mitica stagione 1997 -1998 per la seconda volta nella sua ultracentenaria storia ed è, come detto, anche un ex della Lazio che ha allenato con buoni numeri per i colori biancazzurri tra il 2006-2009 prima di allenare fino al 2020 l’Ascoli in serie B e fermarsi da due anni. Insomma un allenatore esperto e di grande spessore che certamente potrà vedere questa sfida tra ormai ex cugini visto che Lotito non è più il proprietario della Salernitana a 360 gradi anche se non dagli spalti dell’Olimpico. «Se fossi stato in Italia mi avrebbe fatto piacere assistere alla partita. Ma mi trovo in Bulgaria da un pò di tempo dopo aver allenato il Levski Sofia e seguo mia figlia, Giulia, la secondogenita, che è nata lì a Salerno proprio nel 1998 anno della promozione in serie A. E’ all’ultimo anno di medicina e mi sta dando delle belle soddisfazioni anche lontano dall’Italia». Vogliamo un pò parlare di calcio, ora, mister e naturalmente della Salernitana che in questo primo scorcio di stagione con 13 punti in 11 gare sta dando delle belle soddisfazioni ai propri tifosi? «Certamente i granata sono partiti bene e tranne qualche piccolo incidente di percorso come la brutta sconfitta di Reggio Emilia contro il Sassuolo stanno dimostrando tutto il loro valore. Dopo la risicata ma meritata salvezza della scorsa stagione, questo secondo anno consecutivo in serie A sarà certamente più facile rispetto a quello della scorsa stagione». Ma tra meno di un mese ci si fermerà per la lunga pausa invernale dovuta ai mondiali in Qatar e si riprenderà a gennaio? «Diciamo che alla ripresa del campionato bisognerà vedere le squadre che hanno dato più calciatori alle varie nazionali potrebbero trovare delle difficoltà ma senz’altro saranno approntati dei piani di lavoro che metteranno tutti nelle condizioni di riprendere la stagione nel miglior modo possibile. E così, penso, possa essere anche per la Salernitana» Ma torniamo alle cose attuali, a questa partita di domenica contro la Lazio che, credo, non possa esserle indifferente visto che si affrontano due squadre che lei ha allenato. E’ così, mister? «Guardi ho allenato tante squadre nel corso della mia carriera con la Salernitana che colloco nei primi posti della mia vita calcistica ma anche alla Lazio mi sono trovato bene e credo di aver fatto un buon lavoro. Mi ha chiesto all’inizio un pronostico. Non ho la sfera magica ma, almeno sulla carta, la Lazio giocando sul suo campo appare favorita. Ha in panchina un tecnico come Sarri le cui squadre danno il meglio nella seconda stagione. Ma nel calcio può sempre accadere l’imponderabile e, dunque, anche i pronostici che sembrano o possano sembrare scontati vengono stravolti». Mister c’è un altro particolare da non sottovalutare in questa partita. Non ci dovrebbero essere tifosi della Salernitana sugli spalti dell’Olimpico ad incitare la loro squadra. Per motivi di ordine pubblico, si è detto, arriveranno a Salerno pochi biglietti e dunque una protesta giusta farà disertare in blocco gli spalti dell’Olimpico agli ultras granata. Non le sembra una cosa assurda? «Certo. Il calcio vive per la spinta dei tifosi sugli spalti. Senza tifo non si va da nessuna parte. Uno spettacolo come il gioco del calcio non può essere penalizzato con decisioni assurde. Già tante gare sono state penalizzate, senza spettatori, nel corso della pandemia fino all’anno scorso con gli spalti desolatamente vuoti. Dunque un altro smacco per i tifosi» Torniamo alla Salernitana, alla squadra che, anche lei, ha ammesso vede giocare bene Quali sono, o se ci sono, calciatori che l’hanno entusiasmato di più? «Diciamo che Nicola ha a disposizione una rosa ben assortita con calciatori di spessore ed anche di categoria. Quando ho visto giocare i granata ho avuto sempre delle belle sensazioni. E’ stata allestita dall’attuale presidente una rosa che certamente è di categoria. Mi chiedeva di calciatori. Ho visto molto bene Bonazzoli ma anche Mazzocchi mi ha dato sempre una buona impressione. E per non fare torto agli altri dico che ci sono davvero anche altri calciatori di spessore che sono stranieri e devono integrarsi ancora bene nei meccanismi del tecnico». Quando rivedremo Delio Rossi in panchina? «Spero prestissimo anche perchè so fare solo il mestiere di allenatore e nulla più…
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