Negli anni ’80, da Presidente della Provincia Andrea De Simone, con l’apporto del compianto Arcivescovo Mons. Guerino Grimaldi, avviò un ricco ed articolato programma di attività nella casa circondariale di Fuorni. Di particolare rilievo gli incontri in area aperta tra genitori ristretti e bambini in occasione dell’Epifania; la festa del Santo Patrono con il braccio di S.Matteo, poi istituzionalizzato dalla Curia; la rassegna e la formazione teatrale. Successivamente l’onorevole Andrea De Simone, da parlamentare, assunse la Presidenza del Comitato per gli affari penitenziari della Camera. Siamo agli anni ’90. Avviò un lavoro di indagine sulle condizioni delle strutture penitenziarie, sul sovraffollamento, sulla carenza degli organici. “Con rammarico sono costretto a verificare che la situazione non migliora. Nessuna attenzione da parte del governo. Ci si occupa di carcere solo in presenza di eventi straordinari. L’art.27 della Costituzione è impossibile da applicare in questa situazione”, dichiara l’onorevole De Simone. Ora riprende, da volontario, un impegno che in precedenza ha svolto da rappresentante istituzionale. In questi giorni ha chiamato a raccolta i suoi amici autori di libri di successo come Luciano Pignataro, Alfonso Sarno, Luciano Provenza, Carmen Autuori, Daniela Pastore, Tonino Scala e diversi altri che hanno pubblicato con Gutemberg edizioni per donarli alle detenute ed ai detenuti. L’occasione è stata il pranzo con le allieve detenute che frequentano l’alberghiero all’interno del carcere. Con il contributo degli insegnanti del Virtuoso ed i prodotti del ristorante Porca Vacca è stata preparata la Genovese di Cipolla Ramata delle Ricette del cuore. Molto apprezzata dai numerosi ospiti, dalla Direttrice Romano al comandante del corpo agenti polizia penitenziaria Salerno ai diversi professori dell’istituto di via S.Calenda. Presente la Presidente del Tribunale di Sorveglianza. “È stata l’occasione per lo scambio di auguri natalizi- ha dichiarato la dottoressa Rita Romano- ed una prova importante in un momento difficile causato dalla pandemia. Nonostante le difficoltà riusciamo a promuovere iniziative di solidarietà non solo grazie al lavoro degli operatori ma anche con l’apporto di volontari”. “Un plauso all’istruzione qualificata nel settore della ristorazione garantita dall’istituto alberghiero nella casa circondariale. Possiamo contribuire ad integrare la loro attività con il supporto di chef, pizzaioli e produttori e soprattutto possiamo provare ad aprire la sala mensa ad ospiti selezionati. Bisogna compiere ogni sforzo affinché la pena rappresenti una occasione di formazione per l’occupazione. Da Fuorni, nonostante carenze e difficoltà oggettive, si propongono esperienze positive soprattutto grazie all’impegno di una direzione sensibile”, ha aggiunto la direttrice della casa circondariale di Salerno. red.cro
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