di Marco De Martino
SALERNO – Personalità, schiettezza e professionalità: sono queste le prerogative emerse in Morgan De Sanctis durante la conferenza stampa di presentazione tenutasi ieri all’Arechi. Nonostante la giovane età e la prima esperienza nel ruolo di responsabile dell’area tecnica di una società di serie A, l’ex portiere, accompagnato da Giulio Migliaccio che sarà responsabile dell’area tecnica e dal responsabile area scouting Simone Loschiavo, ha dimostrato di avere le idee chiare ed un ottimo bagaglio di idee e nozioni assorbite nei tanti anni da calciatore e durante prime esperienze avute a Roma. “Sento profondamente la responsabilità -ha esordito De Sanctis- di fare assieme al mio gruppo di lavoro, al mister, ai giocatori ed a tutto lo staff il miglior lavoro possibile affinchè la Salernitana abbia i successi che merita. Sono certo che, per quello che è stato il mio percorso da calciatore e da dirigente, ho la consapevolezza che questa responsabilità si trasformerà in energia positiva ed in tutto quello che serve per far bene in questo nuovo progetto sportivo che è iniziato pochi mesi fa. Ho lasciato la Roma a febbraio con tre anni di contratto perché pensavo che lì il mio percorso di crescita fosse finito, quindi sono qui con una grande determinazione e la convinzione di poter fare bene. Sono molto sicuro di me e -ha sottolineato il ds- vi dico di aver fiducia in me. Ho giocato a Roma, a Napoli a Udine e so cosa significa essere tifoso della Salernitana. Ho visto il Siberiano nello spogliatoio, sotto il crocifisso e mi è arrivato il brivido”. Sul tema mercato De Sanctis ha tranquillizzato la piazza: “Puntiamo ad un rafforzamento della rosa, fino a ieri ho potuto fare sondaggi a titolo personale perché ufficialmente sono solo da ieri il ds della Salernitana. C’è bisogno di tempo e che si capisca effettivamente quello che la Salernitana vuole fare. So che di tempo non ce ne sarà tanto perché la stagione inizierà prima, quindi abbiamo l’idea di chiudere il più presto possibile tutte le operazioni per consegnare al mister la rosa più completa possibile. Non vogliamo farci prendere dalla fretta prendendo giocatori che non possano migliorare il gruppo già esistente e che tanto bene ha fatto”. Gli obiettivi sono chiari: “Abbiamo bisogno di coprire la fascia sinistra ed il reparto offensivo. Sappiamo quello che l’allenatore cerca, se un elemento piace è perché si incastrerebbe bene nella rosa. Vogliamo prendere due o tre difensori ed Okoli, Lovato, Pirola e Cambiaso sono profili che ci interessano”. Poi De Sanctis ha sganciato la prima bomba: “Ederson resta con noi. E’ stato un discorso affrontato in maniera diretta da Iervolino e Percassi, c’erano le condizioni per portare a termine la trattativa attraverso una contropartita tecnica, Lovato, ma non si sono concretizzate determinate situazioni tra Ederson e la società orobica, così il giocatore e il suo entourage hanno deciso, con grande soddisfazione sia loro che nostra, di continuare a stare alla Salernitana. Per tutti noi è un valore tenere Ederson. Non è da escludere che possiamo comunque andare su Lovato. Ci siamo immaginati una Salernitana con Ederson e senza Ederson. Ora al 99% è con Ederson ma le vie del mercato sono infinite. Se si ripeteranno situazioni irrinunciabili lo sostituiremo con una mezzala completa che quando attacca fa il trequartista, quando difende fa il mediano”. Sul modus operandi è chiaro: “Posso dire che il presidente ha garantito un budget assolutamente di garanzia per fare in modo che la Salernitana sia una rosa più competitiva dell’anno scorso. Per giunta con alcuni accorgimenti che durante il mercato potrebbero esserci anche per i calciatori in uscita il budget può essere elastico. A differenza di altri club -ha sottolineato De Sanctis- non siamo nella condizioni di vendere o svendere il nostro patrimonio giocatori, e questo ci lascia lavorare sereni. Abbiamo però un problema, che è quello della lista. In questo momento abbiamo 4 giocatori formati in Italia, nessun elemento formato nel settore giovanile della Salernitana ed abbiamo la necessità di trovare quanti più calciatori under possibili per formare una lista di 24-25 giocatori per affrontare la serie A”. Sugli obiettivi De Sanctis ha chiesto equilibrio ed umiltà: “Il nostro è un progetto triennale. Quest’anno l’obiettivo è la salvezza, lo dico con grande entusiasmo, anche alla penultima giornata. Questa è la base, dobbiamo consolidarci ed anche una salvezza alla penultima giornata è un obiettivo importante. I tifosi dovranno starci vicini fin da subito e lo faranno, ma devono sapere che il nostro sarà un campionato di sofferenza. Creare aspettative più alte provocano problemi, le illusioni ai tifosi non vanno date”. Tornando sul tema mercato, De Sanctis sgancia la seconda bomba di giornata: “Da alcuni abbiamo avuto una chiusura repentina che non mi spiego. Nei miei sondaggi personali ci sono state tante cose che ho rispettato, soprattutto quando vai su certi profili, però in alcuni casi ci sono rimasto male come rappresentante della Salernitana. Quando si è trattato di calciatori esterni alla Salernitana ho anche digerito, mi da fastidio quando questa cosa qua succede con chi è stato a Salerno (Bonazzoli? nda). Ho fatto una carriera importante e per giocare in alcuni posti ho rinunciato a tanto. Se il giocatore non capisce questa cosa mi da fastidio, non solo a me ma anche al presidente, all’allenatore e tutti gli altri. Dopo che il giocatore è stato qua, ha vissuto una stagione come quella appena trascorsa mi dà molto fastidio un certo tipo di atteggiamento e così mi irrigidisco”. Poi De Sanctis ha teso una mano agli agenti: “I procuratori sono collaboratori esterni alla società che vanno rispettati ed apprezzati, ho affrontato le situazioni di Lassana, Bohinen e altre e vi dico che la Salernitana è la miglior società possibile per gli agenti, questo loro lo sanno, lo vedono. Poi fanno interessi dei giocatori che potrebbero non coincidere con quelli del presidente. Ad esempio -ha spiegato- gli agenti di Lassana hanno fatto un ottimo lavoro, hanno salvaguardato gli interessi del ragazzo dimostrandosi persone di buonsenso. Ho dei tetti, delle condizioni per le commissioni che sono importanti, anche soddisfacenti. Tra l’altro la Salernitana paga gli agenti il giorno prima della scadenza delle fatture, cosa che non è affatto comune”. Infine una puntualizzazione sul rispetto dei ruoli che De Sanctis pretenderà da tutti, incluse le persone più vicine al presidente Iervolino: “Io con il mio gruppo e l’allentore decidiamo, il presidente comanda ed è una cosa normale che non è prerogativa di altri club. Qui c’è decisione, condivisione, approvazione senza alcun tipo di intrusione. Ad oggi mi sento di essere sulla nave giusta, ma starò attento, anche se dalla mia bocca non uscirà mai una parola fuori posto pubblicamente perchè i panni sporchi si lavano in famiglia”. Chiosa sulle giovanili: “Siamo in ritardo perché siamo fagocitati dalla prima squadra, non lo potremo essere per sempre anzi presto con presidente ufficializzeremo il nome del nuovo responsabile del settore giovanile. La prima esigenza è che la Primavera 2 sia competitiva e non retroceda, per avere una Primavera 1 nel giro di due anni. Non sarà un progetto aggressivo ma si partirà dalla base, dalla formazione, dalle strutture, insomma sarà un lavoro che non avrà un ritorno immediato”.