“I salernitani devono comprendere che non sarà possibile recarsi al mare, sulle spiagge libere così come accadeva una volta”, a parlare è l’assessore comunale Mimmo De Maio, impegnato in queste ore a cercare di “ordinare” le spiagge libere della fascia costiera cittadina. Nulla è stato deciso, attenzione, ma l’estate dei salernitani sarà di molto diversa rispetto al passato. Tra le idee in discussione, anche la possibilità di un pedaggio, un pagamento, per accedere al litorale cittadino e anche dietro una prenotazione. Quest’ultima utile anche per garantire una sorta di rotazione di tutti quelli che ne dovranno usufruire. Una necessità che sarebbe dettata da due condizioni: l’osservanza del distanziamento sociale, con la prenotazione che servirebbe a “riservare” uno spicchio di sabbia dove prendere il sole e, soprattutto, per rassicurare un “ristoro” per chi sarà chiamato alla sorveglianza quotidiana. Dunque, mentre quelle occupate dagli stabilimenti non destano preoccupazioni nelle stanze comunali, lo stesso non può dirsi per quella di libero accesso che, da questa estate, non saranno più tali. «Dobbiamo entrare nell’ottica della spiaggia sociale. – esordisce Mimmo De Maio – Ma soprattutto che non sarà possibile recarsi, vista l’eccezionalità dell’evento in cui ci troviamo catapultati, tutti i giorni al mare. Anzi, il salernitano dovrà entrare nell’ottica che potrà recarsi in spiaggia non più di tre-quattro volte a settimana, anche perché ci sarà da compiere un’opportuna rotazione delle presenze, per dar modo a tutti di poter usufruire liberamente». Sono solo ipotesi, idee per evitare che possano essere adottate delle “serrate” così com’è già accaduto in alcune cittadine della Costiera. «Stiamo cercando di raggiungere un punto di equilibrio per non arrivare a drastiche decisioni, così come avvenuto in altri punti della provincia di Salerno, ma anche dell’Italia – Bisogna partire dalla consapevolezza dell’eccezionalità in cui ci troviamo adesso. – riprende l’assessore al ramo del Comune di Salerno – Sarà necessario per evitare misure drastiche con conseguenti chiusure delle spiagge libere, che si entri nella mentalità che l’ingresso in una spiaggia libera non potrà essere come quello di una volta. Ma anche in risposta ai dispositivi di controllo, di distanziamento, la tracciabilità significa un’enorme limitazione dal concetto di spiaggia libera che sarà da considerare come spiaggia sociale». Cambieranno abitudini, tempi e modi. «Ci sarà una governabilità della spiaggia e, dunque, un minimo di costo da corrispondere. – afferma De Maio – Noi dobbiamo garantire la sorveglianza, il controllo, il distanziamento con tutti i dispositivi collegati. Ci dovrà essere un soggetto che dovrà garantire tutti questi servizi e mi sembra anche logico che ne abbia un minimo di ristoro. Un costo calmierato dal Comune, sociale».
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